Service Pack 4 per Microsoft SQL Server 2000

Database Components

21.03.05

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Sommario

1.0 Introduzione

    1.1 Requisiti di sistema

    1.2 Prima di eseguire l'aggiornamento a Database Components SP4

    1.3 Verifica della versione di Microsoft Data Access Components

    1.4 Identificazione della versione corrente di SQL Server 2000

    1.5 Ulteriori informazioni su SP4

    1.6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000

2.0 Disponibilità di Database Components SP4 per il download

    2.1 Scelta della lingua appropriata

    2.2 Download di Database Components SP4

    2.3 Estrazione dei file di Database Components SP4

    2.4 Linee guida per le fasi di download ed estrazione

    2.5 Documentazione relativa all'installazione di Database Components SP4

3.0 Installazione del Service Pack

    3.1 Preparazione dell'installazione di Database Components SP4

    3.2 Installazione di Database Components SP4

    3.3 Riavvio dei servizi e delle applicazioni

    3.4 Installazione in un cluster di failover

    3.5 Installazione di Database Components in server replicati

    3.6 Applicazione di SP4 a database o filegroup di sola lettura in una topologia di replica

    3.7 Aggiornamento del catalogo dei server collegati

    3.8 Disinstallazione di Database Components SP4

    3.9 Riapplicazione di Database Components SP4

4.0 Ulteriori informazioni per l'installazione

    4.1 Installazioni automatiche

    4.2 Ridistribuzione di Database Components SP4

    4.3 Installazione distribuita di Systems Management Server

5.0 Note di documentazione

    5.1 Miglioramenti relativi al database

    5.2 Miglioramenti relativi alla replica

    5.3 Miglioramenti relativi ad Agente SQL Server e a Strumenti condivisi

    5.4 Miglioramenti relativi ai componenti di connettività di SQL Server

    5.5 Miglioramenti relativi a Meta Data Services

    5.6 Miglioramenti relativi a Data Transformation Services

    5.7 Miglioramenti relativi a XML

    5.8 Miglioramenti relativi all'API della periferica di backup virtuale

    5.9 Segnalazione degli errori

    5.10 Miglioramenti relativi alle operazioni di manutenzione

    5.11 Miglioramenti relativi a English Query

    5.12 DB-Library ed Embedded SQL per C

[Inizio]

1.0 Introduzione

Nel presente file Leggimi viene illustrato come utilizzare la parte Database Components di Microsoft® SQL Server™ 2000 Service Pack 4 (SP4) per aggiornare a SQL Server 2000 SP4 le istanze esistenti del motore di database di SQL Server 2000.

La procedura generale per installare SP4 è la seguente:

  1. Determinare se è possibile utilizzare SP4 e, in caso affermativo, quali componenti di SP4 è necessario installare. Leggere l'intera sezione 1.0 prima di scaricare e installare SP4.

  2. Scaricare ed estrarre i file di installazione del Service Pack. Nella sezione 2.0 viene illustrato come ottenere i file di installazione di SP4.

  3. Preparare un'istanza per l'aggiornamento a SP4. Nella sezione 3.1 vengono illustrate in dettaglio le operazioni preparatorie da eseguire prima di procedere all'installazione di SP4.

  4. Installare SP4. Nella sezione 3.2 vengono indicate in dettaglio le diverse sottodirectory da cui è possibile eseguire l'installazione di SP4.

SQL Server 2000 SP4 è costituito da quattro componenti:

Tutti i Service Pack di SQL Server sono cumulativi. In SQL Server SP4 sono incluse le correzioni fornite in SP1, SP2, SP3 e SP3a.

È possibile utilizzare Database Components SP4 solo su istanze del motore di database di SQL Server 2000 Enterprise Edition, Standard Edition, Developer Edition o Personal Edition. Le altre parti di SQL Server 2000 SP4 sono applicabili agli altri componenti di SQL Server 2000, ad esempio Analysis Services, MSDE 2000 o SQL Server 2000 (a 64 bit). Informazioni sull'utilizzo di Analysis Services SP4, MSDE 2000 SP4 e SQL Server 2000 SP4 (a 64 bit) sono disponibili in file Leggimi distinti. Gli altri file Leggimi sono disponibili in questo sito Web Microsoft.

[Inizio]

1.1 Requisiti di sistema

In questa sezione vengono illustrate le variazioni relative ai requisiti di sistema e le problematiche di sistema connesse all'installazione di Database Engine SP4. Informazioni generali sui requisiti di sistema per SQL Server 2000 sono disponibili in questo sito Web Microsoft.

Variazioni relative ai sistemi supportati
Problemi di installazione nei sistemi supportati

Se si imposta uno dei criteri di protezione seguenti su Non consentire installazione, non sarà possibile completare l'installazione di Database Components SP4.

Se si utilizza l'impostazione Non consentire installazione, sarà necessario modificarla in Installa senza avvisare prima di installare Database Components SP4. Se necessario, dopo il completamento dell'installazione, è possibile ripristinare l'impostazione precedente del criterio.

Nota   Non consentire installazione non è l'impostazione predefinita per questi criteri di protezione.

Per impostare i criteri di protezione

  1. Nel Pannello di controllo fare doppio clic su Strumenti di amministrazione.

  2. Fare doppio clic su Criteri di protezione locali.

  3. Espandere Criteri locali.

  4. Selezionare Opzioni di protezione.

  5. Prima di installare Database Components SP4, assicurarsi che l'opzione seguente nel riquadro a destra sia impostata su Installa senza avvisare:

  6. In Windows XP e Windows 2003 Periferiche: funzionamento installazione driver privo di firma digitale.

  7. In Windows 2000 Funzionamento installazione file non-driver privo di firma digitale.

[Inizio]

Requisiti delle applicazioni

Se l'istanza di SQL Server 2000 è utilizzata da un'applicazione, prima di eseguire l'aggiornamento a Database Components SP4 chiedere al provider di tale applicazione se eventuali considerazioni relative all'aggiornamento di SQL Server 2000 sono applicabili all'applicazione.

[Inizio]

1.2 Prima di eseguire l'aggiornamento a Database Components SP4

In questa sezione vengono illustrati i problemi da affrontare e le attività da eseguire prima di utilizzare Database Components SP4 per aggiornare un'istanza esistente del motore di database di SQL Server 2000.

I database o i backup di database creati in un'istanza di Database Components SP4 possono essere collegati o ripristinati a una versione precedente di SQL Server 2000. Sono tuttavia previste alcune restrizioni per i database in una topologia di replica. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 1.2.2 Considerazioni relative a un'istanza in una topologia di replica o di distribuzione log.

Il programma di installazione di Database Components SP4 rileva automaticamente l'edizione di SQL Server 2000 disponibile nell'istanza di SQL Server 2000 da aggiornare. Verranno aggiornati solo i componenti installati per tale istanza. Ad esempio, se si applica il Service Pack a un computer in cui è in esecuzione SQL Server 2000 Standard Edition, non verrà eseguito il tentativo di aggiornare i componenti inclusi solo in SQL Server 2000 Enterprise Edition.

È possibile applicare Database Components SP4 a un'unica istanza predefinita o a una istanza denominata di SQL Server. Se si aggiornano più istanze di SQL Server 2000 a SP4, sarà necessario applicare SP4 a ogni istanza. Quando si aggiorna a SP4 un'istanza in un computer in cui sono disponibili una o più istanze di SQL Server 2000, tutti gli strumenti verranno aggiornati a SP4. Non sono disponibili copie distinte degli strumenti per ogni istanza.

Se l'istanza di SQL Server 2000 è utilizzata da un'applicazione, contattare innanzitutto il provider di tale applicazione per verificare se sono disponibili eventuali considerazioni relative all'aggiornamento di SQL Server 2000 specifiche per l'applicazione.

[Inizio]

# 1.2.1 Determinazione della procedura di rimozione di Database Components SP4

Prima di utilizzare Database Components SP4 per aggiornare un'istanza esistente del motore di database, è consigliabile pianificare la procedura per il ripristino dello stato precedente dell'istanza, nel caso in cui tale operazione risulti necessaria in un secondo momento. Quando si installa SQL Server 2000 Database Components SP4, vengono apportate modifiche alle tabelle di sistema a scopo di manutenzione. Vengono inoltre aggiornati i database utente e i database di distribuzione che fanno parte di una topologia di replica. A causa della natura di tali modifiche, non è possibile rimuovere con facilità Database Components SP4. Per ripristinare la build in esecuzione prima dell'installazione di Database Components SP4, è innanzitutto necessario disinstallare l'istanza del motore di database di SQL Server 2000, quindi reinstallarla. In caso di esecuzione di un Service Pack precedente per SQL Server 2000 o di applicazione di eventuali aggiornamenti rapidi, sarà inoltre necessario riapplicare tale Service Pack ed eventuali aggiornamenti rapidi all'istanza.

Nota   Per rimuovere SP4, è necessario disporre di copie di backup dei database master, model e msdb create immediatamente prima dell'applicazione di SP4. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 3.1.1 Esecuzione del backup dei database di SQL Server.

Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 3.8 Disinstallazione di Database Components SP4.

[Inizio]

1.2.2 Considerazioni relative a un'istanza in una topologia di replica o di distribuzione log

Il programma di installazione di SQL Server 2000 SP4 consente di aggiornare database utente appartenenti a una topologia di replica. Tale fattore di aggiornamento può influire sulla funzionalità di backup e ripristino per i database utente replicati. Prima di installare SP4, assicurarsi che i database di replica e i filegroup siano scrivibili Per ulteriori informazioni sull'applicazione di SP4 a database inclusi in topologie di replica, leggere la sezione 3.5 Installazione di Database Components in server replicati. Ulteriori considerazioni dettagliate sul backup e il ripristino sono disponibili nella sezione 5.2.6 Problemi di backup e ripristino per la replica di tipo merge.

Nota   Se un'istanza di SQL Server non fa parte di alcuna topologia di replica, sarà possibile eseguire il backup di un database utente e ripristinarlo in qualunque altra versione di SQL Server 2000.

Se il programma di installazione di SP4 rileva database utente o filegroup non scrivibili, effettuerà le operazioni seguenti:

Questo avviso può essere ignorato, a meno che alcuni dei database elencati nel log del programma di installazione non siano membri di una topologia di replica. Se alcuni dei database non scrivibili elencati nel log del programma di installazione fanno parte di una topologia di replica, sarà necessario convertirli in database scrivibili e rieseguire il programma di installazione di SP4 sull'istanza di SQL Server 2000.

Per informazioni sulla conversione in database scrivibile, leggere la sezione 3.6 Applicazione di SP4 a database o filegroup di sola lettura in una topologia di replica. Per ulteriori informazioni sulla riapplicazione di SP4, leggere la sezione 3.9 Riapplicazione di Database Components SP4.

Distribuzione log e Database Components

Poiché i database non scrivibili non provocano errori del programma di installazione, non sarà necessario rimuovere la distribuzione log prima di eseguire l'aggiornamento a Database Components SP4. Se tuttavia il database distribuisce log a un database che funge da server di pubblicazione per replica, sarà necessario effettuare le seguenti operazioni:

  1. Portare il database non in linea prima di applicare SP4.

  2. Applicare SP4 all'istanza.

  3. Riportare in linea il database.

  4. Accedere a Query Analyzer ed eseguire lo script seguente:
    USE masterGOEXEC sp_vpupgrade_replicationGO

Se si applica SP4 senza avere portato non in linea tutti i database non scrivibili che distribuiscono log ai database di pubblicazione, verrà visualizzato l'errore seguente:

Error Running Script sp_vpupgrade_replication (1)

Se viene visualizzato tale errore, attenersi alla procedura riportata sopra.

Nota   Durante l'installazione non vengono effettuate distinzioni fra i database di sola lettura e i database non in linea o con stato sospetto. Se un database di replica o un filegroup non è in linea o ha stato sospetto durante l'installazione ed è coinvolto in una topologia di replica, sarà necessario riapplicare il Service Pack dopo avere reso scrivibile il database.

[Inizio]

1.3 Verifica della versione di Microsoft Data Access Components

Il programma di installazione di Database Components SP4 determina se eseguire l'aggiornamento di una versione installata di Microsoft Data Access Components (MDAC) a MDAC 2.8 SP1.

Nota   Per istruzioni su come determinare quale versione di MDAC sia installata nel computer, vedere l'articolo 301202 della Knowledge Base.

Quando Database Components SP4 installa MDAC 2.8 SP1, la versione di lingua di MDAC corrisponde alla versione di lingua di Database Components SP4. Per mantenere una versione di lingua di MDAC diversa da quella di Database Components SP4, è necessario scaricare e installare la versione di lingua desiderata di MDAC 2.8 SP1 prima di eseguire il programma di installazione di Database Components SP4. È possibile scaricare le versioni di MDAC 2.8 SP1 specifiche per le diverse lingue da questo sito Web Microsoft.

In MDAC 2.8 SP1 è incluso un aggiornamento a MSXML 3.0 SP7. MDAC 2.81 inoltre aggiorna SQLXML 1.0, fornito con Microsoft SQL Server 2000. Questo Service Pack non installa o aggiorna SQLXML 3.0. Se l'applicazione in uso richiede SQLXML 3.0, scaricarlo e installarlo da questo sito Web Microsoft. Per ulteriori informazioni su MDAC 2.8 SP1, visitare questo sito Web Microsoft. Per ulteriori informazioni sulle versioni di MDAC, vedere l'articolo 822758 della Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese). Le correzioni incluse in MDAC 2.8 SP1 sono illustrate nell'articolo 884930 della Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

Nota   Le versioni provvisorie di SQL Server 2000 SP4 consentono di installare una versione provvisoria di MSXML 3.0 SP7. Se è stata installata una versione provvisoria di SQL Server 2000 SP4, è consigliabile scaricare e installare la versione finale di MSXML 3.0 SP7 da questo sito Web Microsoft.

[Inizio]

1.4 Identificazione della versione corrente di SQL Server 2000

Prima di eseguire il programma di installazione, è necessario identificare la versione dell'istanza di Database Components da aggiornare.

Per identificare la versione installata di SQL Server 2000 Database Components

  1. Eseguire una delle query seguenti su un'istanza del motore di database utilizzando isql, osql o Query Analyzer.
  2. Individuare la versione di Database Components in uso tramite la tabella seguente.
    Versione e livello di SQL Server 2000 @@VERSION Livello del prodotto
    Versione originale di SQL Server 2000 8.00.194 RTM
    Database Components SP1 8.00.384 SP1
    Database Components SP2 8.00.534 SP2
    Database Components SP3, SP3a o MSDE 2000 Release A. 8.00.760 SP3
    Database Components SP4 8,00.2039 SP4

    Nota   La versione del prodotto di cui si dispone potrebbe avere valori diversi da questi se dopo l'installazione del prodotto o di un Service Pack precedente è stato applicato un aggiornamento rapido. Ad esempio, @@VERSION restituisce il valore 8.00.818 dopo l'applicazione della correzione rapida per la protezione MS03-031 a SQL Server 2000 SP3a.

  3. (Facoltativo) In caso di dubbi sul tipo di edizione in esecuzione, ovvero un'istanza del motore di database di SQL Server 2000 o un'istanza di MSDE 2000, utilizzare isql, osql o Query Analyzer per eseguire la query seguente sull'istanza specifica.

    Se la query restituisce "desktop engine", è in esecuzione un'istanza di MSDE 2000. In caso contrario, è in esecuzione un'istanza del motore di database di SQL Server 2000.

[Inizio]

1.5 Ulteriori informazioni su SP4

Nell'articolo 888799 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese) verrà fornito un elenco delle correzioni contenute in questo Service Pack. A ogni correzione elencata nell'articolo 888799 è associato un collegamento a un articolo della Knowledge Base relativo al problema specifico. Per visualizzare informazioni sulle singole correzioni, fare clic sul collegamento relativo all'articolo corrispondente della Knowledge Base.

Tutte le informazioni relative a SQL Server 2000 Service Pack 4 non disponibili in tempo utile per essere incluse in questo file Leggimi verranno pubblicate nell'articolo 884525 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

Gli articoli della Knowledge Base indicati in questo file Leggimi sono disponibili nella Microsoft Knowledge Base.

Per trovare un articolo nella Knowledge Base

  1. In Ricerca avanzata digitare il numero dell'articolo desiderato nella casella di testo Per soluzioni contenenti.

  2. In Tipo di ricerca selezionare Numero di articolo.

  3. Fare clic sul pulsante a forma di freccia a destra per eseguire la ricerca.
Aggiornamenti rapidi

In SP4 sono state incluse le correzioni oggetto di tutti i bollettini sulla sicurezza di SQL Server 2000 SP3a e SQL Server 2000 (a 64 bit) emessi pubblicamente.

Non sono invece inclusi gli eventuali aggiornamenti rapidi di SQL Server 2000 ricevuti dopo il 2 dicembre 2004. Per ottenere lo stesso aggiornamento rapido per SQL Server 2000 SP4, contattare il servizio di supporto tecnico.

In SQL Server 2000 SP4 sono state aggiunte funzionalità di manutenzione che consentono di disinstallare gli aggiornamenti rapidi futuri. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 5,10 Miglioramenti relativi alle operazioni di manutenzione.

Correzioni relative al worm Slammer

In Microsoft SQL Server 2000 SP4 sono incorporate le modifiche apportate ai componenti di SQL Server 2000 e relative ai problemi provocati dal worm Slammer:

SQL Server CE e Aggiornamenti di SQL Mobile Server Tools

È necessario che gli utenti di Microsoft SQL Server 2000 Windows® CE Edition (SQL Server CE) e SQL Server 2005 Mobile Edition (SQL Mobile) che hanno eseguito o prevedono di eseguire l'aggiornamento del database e dei server di pubblicazione di SQL Server 2000 a SP4 aggiornino anche i componenti di replica del server sui server di Microsoft Internet Information Services (IIS). Versioni aggiornate dei programmi di installazione per Server Tools sono disponibili per SQL Server CE e per SQL Mobile.

Nota   Anche se i componenti di replica server sono stati aggiornati dopo l'aggiornamento a SQL Server 2000 SP3 o SP3a, è necessario installare gli ultimi aggiornamenti specifici di SP4 per i componenti di Server Tools.

Aggiornamento di OPENXML

Con SQL Server 2000 SP4, OPENXML non dipende più dalla versione di MSXML installata dal sistema operativo. Database Components SP4 consente di installare una versione interna della tecnologia MSXML compatibile con MSXML 2.6.

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1.6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000

La documentazione in linea di SQL Server 2000 è l'insieme principale di documenti destinati all'utente per Database Components 2000 e viene aggiornato periodicamente con correzioni rapide e nuove informazioni.

Disponibilità di esempi aggiornati di SQL Server 2000

Sono disponibili esempi del motore di database di SQL Server 2000 e di Analysis Services aggiornati per SP3 e SP3a. È possibile scaricare tali esempi aggiornati da questo sito Web Microsoft.

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2.0 Disponibilità di Database Components SP4 per il download

SQL Server 2000 SP4 viene distribuito come descritto di seguito:

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2.1 Scelta della lingua appropriata

I Service Pack di SQL Server 2000 Database Components sono specifici per le diverse lingue. Per aggiornare un'istanza di SQL Server 2000, è necessario ottenere il Service Pack con la stessa lingua dell'istanza. I Service Pack sono disponibili nel CD-ROM di SQL Server 2000 SP4 o tramite il download dei file di Database Components SP4. Ad esempio, se si aggiorna un'istanza di SQL Server 2000 in lingua giapponese, sarà necessario ottenere la versione in lingua giapponese di Database Components SP4.

In caso di dubbi sulla lingua di un'istanza di SQL Server 2000:

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2.2 Download di Database Components SP4

Per scaricare il pacchetto di installazione autoestraente per Database Components SP4:

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2.3 Estrazione dei file di Database Components SP4

Dopo il download del file autoestraente contenente il pacchetto di installazione, è necessario estrarre i file di Database Components SP4:

[Inizio]

2.4 Linee guida per le fasi di download ed estrazione

Quando si scaricano ed estraggono i file di installazione di Database Components SP4 da Internet, attenersi alle linee guida seguenti:

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2.5 Documentazione relativa all'installazione di Database Components SP4

Nei file di installazione di Database Components SP4 è disponibile la documentazione di installazione aggiornata, a cui si può accedere facendo clic sul pulsante ? durante l'installazione di Database Components SP4. Tale documentazione di installazione non aggiorna la versione della documentazione in linea di SQL Server 2000 già disponibile nel computer in uso. Per informazioni su come ottenere una versione aggiornata della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1.6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per accedere solo alla documentazione di installazione aggiornata di SQL Server 2000 SP4 senza aggiornare la documentazione in linea di SQL Server 2000, eseguire il file Setupsql.chm, disponibile nella sottocartella \Books della cartella del CD-ROM di SP4, nella cartella locale o nella condivisione di rete contenente i file estratti del Service Pack.

[Inizio]

3.0 Installazione del Service Pack

Per installare Database Components SP4, attenersi alle istruzioni di installazione disponibili nelle sezioni seguenti. Prima di installare Database Components SP4, leggere la sezione 1.0 Introduzione. Di seguito sono riportati i passaggi necessari per l'installazione di Database Components SP4:

  1. Preparazione dell'installazione di Database Components SP4

  2. Installazione di Database Components SP4

  3. Riavvio dei servizi e delle applicazioni

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3.1 Preparazione dell'installazione di Database Components SP4

Prima di installare Database Components SP4, è necessario effettuare le operazioni seguenti:

  1. Esecuzione del backup dei database di SQL Server

  2. Verifica dello spazio libero disponibile per i database di sistema

  3. Interruzione dei servizi e delle applicazioni

[Inizio]

3.1.1 Esecuzione del backup dei database di SQL Server

Prima di installare Database Components SP4, eseguire il backup dei database master, msdb e model. L'installazione di SP4 comporta modifiche ai database master, msdb e model e li rende non compatibili con versioni di SQL Server precedenti alla SP4. Le copie di backup di tali database risulteranno necessarie nel caso in cui si decida di reinstallare SQL Server 2000 senza SP4.

È inoltre consigliabile eseguire il backup dei database utente, benché SP4 aggiorni solo i database utente appartenenti a topologie di replica.

Uno schema di backup esistente che prevede la replica consente di ripristinare una versione nota del database dopo l'aggiornamento a SP4 in caso di errore. Dopo l'applicazione di SP4, è consigliabile creare un log o un backup completo del database per ogni database utente incluso in una topologia di replica. In questo modo, in caso di errore di un database di replica non sarà infatti necessario riapplicare SP4 dopo il ripristino del database.

[Inizio]

3.1.2 Verifica della disponibilità di spazio libero sufficiente per i database di sistema

Se per i database master e msdb non è selezionata l'opzione Aumento automatico dimensioni del file, i database devono disporre di almeno 500 KB di spazio libero. Per verificare la disponibilità di tale spazio, eseguire la stored procedure di sistema sp_spaceused per il database master o msdb. Se lo spazio non allocato in uno dei database è inferiore a 500 KB, aumentare la dimensione del database. Per ulteriori informazioni, vedere "Espansione di un database" nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

Se invece per i database master e msdb è selezionata l'opzione Aumento automatico dimensioni del file e nelle unità è disponibile spazio sufficiente, è possibile ignorare il passaggio precedente di verifica dello spazio.

Per assicurarsi che l'opzione Aumento automatico dimensioni del file sia selezionata in SQL Server 2000, aprire SQL Server Enterprise Manager, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'icona relativa al database e quindi scegliere Proprietà. Assicurarsi che la casella di controllo Aumento automatico dimensioni del file sia selezionata.

[Inizio]

3.1.3 Interruzione di servizi e applicazioni prima dell'esecuzione del programma di installazione di Database Components SP4

Prima di installare Database Engine SP4, è consigliabile interrompere tutte le applicazioni e tutti i servizi, inclusi Pannello di controllo, Installazione applicazioni, SQL Server 2000 Reporting Services, SQL Server 2000 Notification Services e tutte le applicazioni che si connettono all'istanza del motore di database da aggiornare.

È possibile applicare Database Components SP4 senza prima arrestare i servizi, ma in tale caso non sarà possibile riavviare determinati servizi fino al riavvio del sistema. Se i servizi non vengono arrestati, al completamento dell'installazione verrà chiesto di riavviare il computer. Se non si riavvia il sistema, è possibile che si verifichino errori di avvio per i servizi seguenti:

È possibile ridurre la probabilità che sia necessario riavviare il computer dopo l'installazione di Database Components SP4. Per ridurre le possibilità che si verifichi tale evenienza, interrompere i servizi e le applicazioni dell'elenco precedente prima di eseguire l'installazione.

Non è possibile interrompere i servizi in un ambiente cluster. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 3.4 Installazione in un cluster di failover.

[Inizio]

3.2 Installazione di Database Components SP4

Le informazioni seguenti sono applicabili solo alla parte Database Components di SQL Server 2000.

Eseguire lo script Setup.bat da una delle posizioni seguenti:

Nota   Per installare Database Components da una condivisione di rete, è innanzitutto necessario effettuare una delle operazioni seguenti:

Esecuzione del programma di installazione di Database Components SP4

Nel programma di installazione viene visualizzata una finestra di dialogo di richiesta di informazioni. È ad esempio necessario specificare se si desidera utilizzare l'autenticazione di SQL Server o l'autenticazione di Windows. Se si seleziona l'autenticazione di SQL Server, sarà necessario fornire al programma di installazione la password per l'accesso sa. Se si seleziona l'autenticazione di Windows, sarà necessario eseguire il programma di installazione accedendo a Windows con un account di accesso a Windows membro del ruolo predefinito del server sysadmin per l'istanza di SQL Server 2000 da aggiornare.

Nel programma di installazione vengono quindi effettuate le operazioni seguenti:

[Inizio]

Finestra di dialogo Modalità di autenticazione

Le impostazioni correnti non vengono selezionate per impostazione predefinita nella finestra di dialogo Modalità di autenticazione per l'installazione. L'impostazione predefinita della finestra di dialogo è l'autenticazione di Windows. La finestra di dialogo consente di passare dall'autenticazione di Windows all'autenticazione di tipo Modalità mista e viceversa tramite una password di accesso sa non vuota.

Nota   Prima di cambiare la modalità di autenticazione o la password per l'accesso sa, assicurarsi che tale modifica non influisca sulle applicazioni esistenti. Ad esempio, se si modifica un'istanza di SQL Server da Modalità mista alla sola autenticazione di Windows, le applicazioni esistenti che tentano di connettersi tramite l'autenticazione di SQL Server non saranno in grado di connettersi, fino a quando la modalità di autenticazione non verrà impostata su autenticazione di Windows. Se inoltre si modifica la password di accesso sa, le applicazioni o i processi amministrativi che utilizzano la vecchia password non saranno in grado di connettersi, fino a quando non verranno configurati per l'utilizzo della nuova password.

Importante  Per motivi di sicurezza, non utilizzare mai una password vuota per l'account sa.

Il programma di installazione inserisce un record delle azioni eseguite nel file Sqlsp.log. Tale file è archiviato nella cartella Windows del computer in cui viene eseguito il programma di installazione. Se si aggiornano più istanze, nel file registro verrà registrato solo l'aggiornamento più recente.

[Inizio]

Finestra di dialogo Elenco di controllo compatibilità con versioni precedenti

Nella finestra di dialogo Elenco di controllo compatibilità con versioni precedenti vengono elencati i problemi che si potrebbero verificare quando si applica il Service Pack a versioni di SQL Server precedenti alla SP3. I problemi di compatibilità visualizzati nell'elenco di controllo dipendono dalla configurazione dell'istanza di SQL Server 2000 in fase di aggiornamento.

È possibile che in questa finestra di dialogo vengano riportati i problemi di compatibilità seguenti:

[Inizio]

3.3 Riavvio dei servizi e delle applicazioni

Al completamento dell'installazione, è possibile che venga chiesto di riavviare il sistema. Nella sezione 3.1.3 Interruzione di servizi e applicazioni prima dell'esecuzione del programma di installazione di Database Components SP4 sono disponibili linee guida relative ai casi in cui è necessario il riavvio. Dopo che il sistema è stato riavviato o che l'installazione è stata completata senza richiedere il riavvio del computer, utilizzare l'applicazione Servizi del Pannello di controllo per controllare che tutti i servizi interrotti prima di applicare il Service Pack siano di nuovo in esecuzione. I servizi che potrebbero essere stati interrotti prima dell'applicazione del Service Pack includono i servizi DTC e Microsoft Search, MSSQLServer, MSSQLServerOLAPService e SQLServerAgent o i relativi servizi equivalenti specifici per ogni istanza.

Riavviare le applicazioni che erano state chiuse prima dell'esecuzione del programma di installazione del Service Pack.

È inoltre consigliabile eseguire ora il backup dei database master e msdb aggiornati.

[Inizio]

3.4 Installazione in un cluster di failover

Le informazioni seguenti sono applicabili solo ai componenti di SQL Server 2000 che fanno parte di un cluster di failover.

Per installare il Service Pack in un cluster di failover

  1. Nel caso in cui siano state aggiunte risorse con dipendenze da risorse di SQL Server, sarà necessario rimuovere o portare non in linea tali dipendenze prima dell'installazione di SP4. Se non si rimuovono le dipendenze, tali risorse verranno portate non in linea da SP4.

    Nota   Quando una risorsa cluster viene portata non in linea, il servizio cluster porta non in linea anche tutte le risorse dipendenti.

  2. Eseguire il Service Pack dal nodo proprietario del gruppo contenente il server virtuale da aggiornare. I file del Service Pack verranno installati su tutti i nodi del cluster di failover.

  3. Nella finestra di dialogo Installazione immettere il nome del server virtuale da aggiornare.

  4. Tenere in linea tutti i nodi del cluster durante l'installazione, in modo da assicurare che l'aggiornamento venga applicato a ogni nodo del cluster.

  5. Se al passaggio 1 sono state rimosse dipendenze o sono state portate non in linea alcune risorse, ripristinare le dipendenze o portare le risorse in linea.

Nota   È possibile che venga richiesto il riavvio dei nodi del cluster di failover. Il riavvio consente di sostituire i file utilizzati durante l'installazione con i file aggiornati.

Se si esegue l'aggiornamento di un'istanza predefinita, non cluster di SQL Server a un server virtuale, sarà necessario aggiornare l'istanza predefinita, non cluster a un'istanza virtuale e quindi applicare SP4. Per ulteriori informazioni sull'aggiornamento, vedere l'argomento "Come eseguire l'aggiornamento da un'istanza predefinita a un'istanza cluster predefinita di SQL Server 2000 (programma di installazione)" nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

Per ulteriori informazioni sull'installazione di SP4 in un cluster di failover, vedere l'articolo 811168 della Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

Se risulta necessario ricostruire un nodo nel cluster di failover:

  1. Ricostruire il nodo nel cluster di failover. Per ulteriori informazioni sulla ricostruzione di un nodo, vedere l'argomento "Come eseguire un recupero in seguito a un esito negativo del cluster di failover. Scenario 1" nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

  2. Eseguire il programma di installazione originale di SQL Server 2000, per aggiungere nuovamente il nodo al cluster di failover.

  3. Eseguire il programma di installazione di Database Components SP4 sul nodo aggiunto. Tale processo di installazione consente di aggiornare a SP4 solo i file binari del nuovo nodo.

Nota   Se si esegue il programma di installazione dal nodo in cui è in esecuzione il server virtuale, sarà necessario riapplicare SP4 a tutti i nodi. Sarà inoltre necessario rieseguire gli script di aggiornamento database.

[Inizio]

3.5 Installazione di Database Components in server replicati

Le informazioni seguenti sono applicabili solo a istanze esistenti di SQL Server 2000 che fanno parte di una topologia di replica:

[Inizio]

Installazione di SP4 in un server che funge da server di pubblicazione e di sottoscrizione

Nei casi riportati di seguito potrebbe essere necessario rendere inattivo il sistema, ovvero interrompere tutti gli aggiornamenti, e aggiornare tutti i server contemporaneamente.

Esempio 1: topologia che richiede aggiornamenti simultanei

Nella tabella seguente sono elencati i server che pubblicano e sottoscrivono pubblicazioni che consentono gli aggiornamenti nel server di sottoscrizione. Come accennato in precedenza, è necessario attenersi all'ordine di aggiornamento server di distribuzione, server di pubblicazione, server di sottoscrizione per topologie che consentono aggiornamenti nel server di sottoscrizione. Secondo questo ordine, è necessario aggiornare per primo il Server A per la pubblicazione di tipo merge e il Server B per la pubblicazione transazionale con aggiornamento dei server di sottoscrizione. In questo caso è necessario rendere inattivo il sistema e aggiornare i server simultaneamente.

Server A Server B
Server di pubblicazione/distribuzione per replica di tipo merge Server di sottoscrizione per replica di tipo merge
Server di sottoscrizione per replica transazionale con aggiornamento Server di pubblicazione/distribuzione per replica transazionale con aggiornamento

Esempio 2: topologia che consente gli aggiornamenti sequenziali

In questo esempio è possibile aggiornare per primo il Server A, poiché la pubblicazione transazionale di sola lettura consente l'aggiornamento di un server di sottoscrizione prima del server di pubblicazione o di distribuzione.

Server A Server B
Server di pubblicazione/distribuzione per replica di tipo merge Server di sottoscrizione per replica di tipo merge
Server di sottoscrizione per replica transazionale di sola lettura Server di pubblicazione/distribuzione per replica transazionale di sola lettura

[Inizio]

3.6 Applicazione di SP4 a database o filegroup di sola lettura in una topologia di replica

Le informazioni seguenti sono applicabili solo ai componenti di SQL Server 2000 che fanno parte di una topologia di replica.

Se vengono rilevati database o filegroup non scrivibili, verrà visualizzato il messaggio seguente:

Setup has detected one or more databases and filegroups which are not writable.

In generale, è possibile ignorare questo avviso e procedere con l'installazione. Se però uno o più database non scrivibili elencati nel log del programma di installazione fanno parte di una topologia di replica, sarà necessario convertirli in database scrivibili e rieseguire il programma di installazione di SP4 sull'istanza di SQL Server 2000.

Nota   Questo messaggio non influisce sulle installazioni automatiche. Per ulteriori informazioni sulle installazioni automatiche, leggere la sezione 4.1 Installazioni automatiche.

Durante l'installazione non vengono effettuate distinzioni fra i database non scrivibili e i database non in linea o con stato sospetto. Se un database o un filegroup di una topologia di replica risulta non scrivibile durante l'installazione, sarà necessario riapplicare il Service Pack per aggiornare il database. Per ulteriori informazioni su come portare in linea un database, vedere l'argomento "Collegamento e scollegamento di database" nella documentazione in linea di SQL Server 2000. Per ulteriori informazioni sulla diagnosi di database sospetti, vedere l'argomento "Risoluzione dei problemi di server e database" nella documentazione in linea di SQL Server.

Per applicare Database Components SP4 a un database di sola lettura

  1. Convertire il database di sola lettura in database scrivibile utilizzando l'istruzione ALTER DATABASE seguente:
    ALTER DATABASE database SET READ_WRITE
  2. Ripetere il passaggio 1 per tutti i database di sola lettura.

  3. Applicare o riapplicare SP4.

  4. Se necessario, convertire nuovamente il database in database di sola lettura utilizzando ALTER DATABASEcome indicato di seguito:
    ALTER DATABASE database SET READ_ONLY

Per applicare SP4 a un filegroup di sola lettura

  1. Convertire il filegroup di sola lettura in filegroup scrivibile utilizzando ALTER DATABASEcome indicato di seguito:
    ALTER DATABASE Database MODIFY FILEGROUP filegroup_name READWRITE 
  2. Ripetere il passaggio 1 per tutti i filegroup di sola lettura.

  3. Applicare o riapplicare il Service Pack.

  4. Convertire nuovamente il filegroup in un filegroup di sola lettura utilizzando ALTER DATABASEcome indicato di seguito:
    ALTER DATABASE Database MODIFY FILEGROUP filegroup_name READONLY

Per ulteriori informazioni su ALTER DATABASE, vedere l'argomento corrispondente nella documentazione in linea di SQL Server 2000. Per ulteriori informazioni sulla riapplicazione di SP4, leggere la sezione 3.9 Riapplicazione di Database Components SP4.

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3.7 Aggiornamento del catalogo dei server collegati

Quando si aggiorna un'istanza del motore di database di SQL Server 2000 a Database Components SP4, potrebbe essere necessario assicurare che alcune delle stored procedure di sistema vengano aggiornate in altre istanze di SQL Server o MSDE.

In Database Components SP4 è incluso un aggiornamento di Microsoft Data Access Components (MDAC) a MDAC versione 2.8 SP1. In MDAC 2.8 SP1 sono inclusi aggiornamenti del provider SQLOLEDB e del driver ODBC SQL Server . Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 1,3 Verifica della versione di Microsoft Data Access Components. Quando il provider o il driver effettua la connessione a un'istanza di SQL Server o MSDE, viene utilizzato un insieme di stored procedure di sistema note come stored procedure di catalogo. È necessario che le versioni delle stored procedure di catalogo dell'istanza siano uguali o successive rispetto alle versioni utilizzate dal provider e dal driver. Se si tenta di connettersi a un'istanza di SQL Server o MSDE con versioni precedenti delle stored procedure di catalogo, verrà visualizzato l'errore seguente:

The ODBC catalog stored procedures installed on server <ServerName>
are version <OldVersionNumber>; version <NewVersionNumber> or later
is required to ensure proper operation. Please contact your system
administrator.

[Inizio]

Esecuzione dello script Instcat.sql

In ogni versione del provider e del driver è disponibile un file di script denominato Instcat.sql, che consente di aggiornare le stored procedure di catalogo in qualunque istanza di SQL Server o MSDE che utilizza una versione precedente del catalogo.

Dopo l'installazione di Database Components SP4, è necessario eseguire il file di script Instcat.sql da Database Components SP4 su ogni istanza di SQL Server o MSDE con versione precedente rispetto a SQL Server 2000 SP4 e con le caratteristiche seguenti:

Per aggiornare le stored procedure di catalogo in un'istanza che utilizza la modalità di autenticazione di Windows:

  1. Accedere a Windows utilizzando un account di accesso che sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin di SQL Server.

  2. Aprire una finestra del prompt dei comandi.

  3. Eseguire l'utilità osql:

Per aggiornare le stored procedure di catalogo in un'istanza che utilizza la Modalità mista:

  1. Accedere a Windows utilizzando un account di accesso qualsiasi.

  2. Aprire una finestra del prompt dei comandi.

  3. Eseguire l'utilità osql:

dove:

Lo script Instcat.sql genera numerosi messaggi. I messaggi non indicano solitamente alcun errore. Contengono semplicemente informazioni sul numero di righe interessate da ogni istruzione Transact-SQL nello script. L'ultimo messaggio dovrebbe indicare se lo script è stato eseguito correttamente.

[Inizio]

3.8 Disinstallazione di Database Components SP4

Per rimuovere Database Components SP4, eseguire la procedura illustrata in questa sezione.

Nota   Gli aggiornamenti MDAC non vengono disinstallati. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 1,3 Verifica della versione di Microsoft Data Access Components.

Per consentire il ripristino di versioni dei componenti di SQL Server 2000 precedenti a SP4, è necessario eseguire il backup dei database master, msdb, e model prima di installare SP4. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 3.1.1 Esecuzione del backup dei database di SQL Server.

In caso di coinvolgimento di alcuni dei database nella replica, sarà necessario disabilitare la pubblicazione.

Per disabilitare la pubblicazione:

  1. In SQL Server Enterprise Manager espandere un gruppo di SQL Server, espandere un server, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla cartella Replica e quindi scegliere Configura server di pubblicazione, distribuzione e sottoscrizione.

  2. Fare clic sulla scheda Database di pubblicazione.

  3. Deselezionare la casella di controllo relativa a ogni database coinvolto nella replica, in modo da consentire lo scollegamento dei database.

Per ripristinare una versione di SQL Server precedente a SP4

  1. Scollegare tutti i database utente. Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento "Come collegare e scollegare un database (Enterprise Manager)" nella documentazione in linea di SQL Server.

  2. Disinstallare SQL Server. Nel Pannello di controllo fare doppio clic su Installazione applicazioni, selezionare l'istanza di SQL Server da disinstallare, quindi fare clic su Rimuovi.

  3. Reinstallare SQL Server 2000 dal CD-ROM o dal percorso dell'installazione originale di SQL Server.

  4. Applicare eventuali Service Pack e correzioni rapide installate prima di Database Components SP4.

  5. Ripristinare i database master, msdb e model dall'ultimo backup creato prima dell'installazione. Se il percorso dei file di dati è rimasto invariato, con il ripristino verranno collegati automaticamente tutti i database utente che erano collegati al momento della creazione del backup.

  6. Collegare eventuali database utente creati dopo il backup più recente del database master.

  7. Configurare la replica, se necessario.

    Avviso  Quando si ripristina la versione di SQL Server 2000 precedente a SP4, tutte le modifiche apportate ai database master, msdb e model dopo l'applicazione di SP4 vanno perse.

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3.9 Riapplicazione di Database Components SP4

Le informazioni seguenti sono applicabili a tutti i componenti.

Nei casi seguenti è necessario riapplicare SP4:

Per riapplicare SP4, eseguire la procedura illustrata nella sezione 3.0 Installazione del Service Pack.

[Inizio]

4.0 Ulteriori informazioni per l'installazione

In questa sezione sono disponibili ulteriori considerazioni sull'installazione del Service Pack, applicabili solo in casi speciali.

[Inizio]

4.1 Installazioni automatiche

In Database Components SP4 non sono più inclusi i file di inizializzazione dell'installazione (con estensione iss) predefiniti. Tuttavia, a ogni esecuzione di un'installazione manuale di of Database Components SP4, le opzioni di installazione vengono scritte nel file setup.iss, disponibile nella cartella di sistema. È possibile utilizzare tale file con estensione iss in un secondo momento, per eseguire un'installazione automatica di Database Components SP4. Per ulteriori informazioni sull'esecuzione di installazioni automatiche, vedere l'argomento corrispondente nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

[Inizio]

Considerazioni sulle installazioni automatiche

Per le installazioni automatiche tenere presente quanto segue:

Opzione di installazione automatica Descrizione
UpgradeMSSearch Questa opzione è necessaria per la gestione della ricostruzione obbligatoria dei cataloghi full-text. Se sono abilitate le ricerche full-text, sarà necessario impostare questa opzione su 1. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 5.1.4 Ricostruzione dei cataloghi full-text al termine dell'installazione.
MSXTSXUpgraded Questa opzione è necessaria per la gestione del problema relativo all'aggiornamento delle configurazioni dei server master/target. Se si applica SP4 a un server master o target, sarà necessario impostare l'opzione su 1. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 5.3.2 Modifiche alle configurazioni dei server master/target.
EnableCrossDBChaining (Facoltativa) Questa opzione viene utilizzata per abilitare il concatenamento della proprietà tra database. Per abilitare il concatenamento della proprietà tra database, impostare l'opzione su 1. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 5.1.10 Concatenamento della proprietà tra database.
EnableErrorReporting (Facoltativa) Questa opzione viene utilizzata per attivare la segnalazione degli errori. Per attivare la segnalazione degli errori, impostare l'opzione su 1. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 5,9 Segnalazione degli errori.

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4.2 Ridistribuzione di Database Components SP4

In Database Components SP4 è incluso il file autoestraente Sqlredis.exe. Quando viene eseguito, Sqlredis.exe:

  1. Esegue il file Mdac_typ.exe da Microsoft Data Access Components (MDAC) 2.8 Service Pack 1. Questa operazione consente di installare i componenti principali di MDAC 2.8 SP1, nel caso in cui non venga rilevata la stessa versione o una versione più recente, e le versioni dei componenti di connettività di SQL Server e del client di Desktop Engine inclusi in SP4. Per ulteriori informazioni, leggere la sezione 1.3 Verifica della versione di Microsoft Data Access Components.

  2. Installa i componenti di connettività e i driver ODBC Microsoft Jet.

È possibile ridistribuire il file Sqlredis.exe, purché siano rispettati i termini e le condizioni indicate nel file Redist.txt disponibile con SP4.

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4.3 Installazione distribuita di Systems Management Server

Non è possibile installare Database Components SP4 da una posizione remota. È tuttavia possibile utilizzare Microsoft Systems Management Server per installare automaticamente SP4 in più computer che eseguono Windows Server 2003, Windows XP o Windows 2000. A tale scopo, è necessario utilizzare un file di definizione del pacchetto, ovvero Smssql2ksp4.pdf, che consente di automatizzare la creazione di un pacchetto SQL Server in Systems Management Server. Il pacchetto SQL Server potrà quindi essere distribuito e installato in computer che eseguono Systems Management Server. Sms2kdef.bat è un file batch che consente di avviare un'installazione automatica tramite Systems Management Server. In questo tipo di installazione le informazioni di sistema necessarie vengono rilevate automaticamente dal programma di installazione. Non è necessario alcun input da parte dell'utente.

[Inizio]

5.0 Note di documentazione

In questa sezione vengono illustrati i problemi che possono verificarsi dopo l'applicazione di Database Components SP4 e le nuove funzionalità disponibili quando si esegue SP4. Tali problemi sono relativi all'esecuzione del Service Pack per l'aggiornamento da qualunque versione precedente di SQL Server 2000. In questa sezione non vengono descritte tutte le correzioni rapide disponibili in SP4. Per un elenco completo di queste correzioni, vedere l'articolo 888799 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

Tutte le informazioni relative a SQL Server 2000 Service Pack 4 non disponibili in tempo utile per essere incluse in questo file Leggimi verranno pubblicate nell'articolo 884525 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

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5.1 Miglioramenti relativi al database

I miglioramenti seguenti sono applicabili a istanze di SQL Server 2000 in cui è installato Database Components SP4.

[Inizio]

5.1.1 Gruppi di hash rimossi

Novità in SP1

I gruppi di hash sono stati rimossi. A causa di determinati miglioramenti relativi a SQL Server 2000, i gruppi di hash non consentono più di ottenere i benefici a livello di prestazioni possibili in SQL Server 7.0. La rimozione dei gruppi di hash ha inoltre incrementato la stabilità di SQL Server 2000.

Query Optimizer pertanto non genera più piani delle query utilizzando i gruppi di hash.

In rarissimi casi la rimozione dei gruppi di hash può determinare un rallentamento nell'elaborazione di una query. Analizzare tali query per stabilire se sia possibile tornare al livello di prestazioni precedente creando indici più adeguati.

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5.1.2 Parametri aggiunti per affinity mask

Novità in SP1

A questo Service Pack sono stati aggiunti due parametri per affinity mask.

Parametro di I/O per affinity mask

Con questo Service Pack è possibile specificare quali CPU devono essere utilizzate per eseguire i thread per le operazioni di I/O su disco. Tale parametro deve essere utilizzato insieme all'opzione affinity mask. Per ulteriori informazioni, vedere l'articolo 298402 (informazioni disponibili in lingua inglese).

Parametro di connessione per affinity mask

Questo Service Pack consente di configurare sistemi abilitati per il binding da parte del protocollo VIA (Virtual Interface Architecture) delle connessioni di SQL Server da determinate schede di rete a un processore o a un insieme di processori. Tale parametro deve essere utilizzato insieme all'opzione affinity mask. Per ulteriori informazioni, vedere l'articolo 299641 (informazioni disponibili in lingua inglese).

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5.1.3 Vista indicizzata filtrata

Novità in SP2

Se è stato rilevato il bug 355069 di SQL Server 2000 come documentato nell'articolo 306467 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese), questo Service Pack eviterà semplicemente occorrenze future di risultati imprevisti dovuti alla modifica di dati. Oltre ad applicare questa correzione rapida, è necessario ricostruire tutti gli indici basati su viste con condizioni di filtro.

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5.1.4 Ricostruzione dei cataloghi full-text al termine dell'installazione

Novità in SP3

Tutti i cataloghi full-text vengono ricostruiti come parte dell'installazione di SP4 quando si esegue l'aggiornamento da SP2 o versione precedente. La ricostruzione è automatica e dispendiosa in termini di risorse. È possibile che le query su cataloghi full-text restituiscano risultati parziali o nessun risultato fino al termine del processo di ricostruzione. Dopo l'installazione di SP4, nei registri eventi di sistema sono inclusi messaggi che indicano che i cataloghi erano danneggiati o di una versione precedente e che è stato necessario ricostruirli.

Per informazioni, vedere l'articolo 327217 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese), in cui vengono illustrate anche alcune soluzioni alternative possibili per mantenere disponibile la ricerca full-text durante il processo di ricostruzione e per evitare una ricostruzione automatica.

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5.1.5 Modifiche alla sintassi per sp_change_users_login

Novità in SP3

Quando si esegue sp_change_users_login con l'argomento @Action=Auto_Fix, ora è necessario specificare una password. sp_change_users_login assegna la password a qualsiasi nuovo account di accesso creato per l'utente. Nell'esempio seguente viene mostrato l'utilizzo del nuovo argomento @Password:

sp_change_users_login [ @Action = ] 'action'     [ , [ @UserNamePattern = ] 'user' ]     [ , [ @LoginName = ] 'login' ]    [ , [ @Password = ] 'password' ]

Utilizzare l'argomento @Password solo con @Action=Auto_Fix. Nell'esempio seguente viene mostrato l'utilizzo della nuova sintassi da utilizzare per il comando sp_change_users_login con Auto_Fix. Gli altri esempi contenuti nella documentazione in linea di SQL Server restano invariati.

USE pubsgoEXEC sp_change_users_login 'Auto_Fix', 'Mary', NULL, 'B3r12-36'Go

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5.1.6 Disattivazione predefinita dell'accesso ad hoc ai provider OLE DB

Novità in SP3

Se l'opzione del Registro di sistema DisallowAdhocAccess non viene impostata in modo esplicito, per impostazione predefinita non è consentito l'accesso ad hoc ai provider OLE DB. Questo significa che la sintassi delle query ad hoc, ad esempio OPENDATASOURCE e OPENROWSET, non funzionerà sui server remoti. Per consentire l'accesso ad hoc, è necessario impostare in modo esplicito l'opzione DisallowAdhocAccess su 0.

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5.1.7 Nuova opzione provider SqlServerLike

Novità in SP3

Per consentire un'elaborazione più efficiente delle query remote che includono predicati LIKE, in SP3 è stata aggiunta l'opzione SqlServerLike. In SQL Server 2000 SP3 o versione successiva sono ora disponibili due opzioni per l'invio di operazioni LIKE a server collegati. Se il provider OLE DB per un server collegato supporta la sintassi di SQL Server per l'operatore LIKE e i carattere jolly, sarà possibile specificare l'opzione SqlServerLIKE, in modo che le operazioni LIKE vengano inviate da SQL Server utilizzando la sintassi di SQL Server. Se il provider OLE DB di un server collegato segnala di supportare la sintassi SQL-92 ANSI/ISO Entry Level o restituisce la proprietà SQLPROP_ANSILIKE, SQL Server invierà le operazioni LIKE al server collegato utilizzando la sintassi SQL-92. Per ulteriori informazioni su SQLPROP_ANSILIKE, vedere l'argomento "Programmazione del set di proprietà SQLPROPSET_OPTHINTS" nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

Per abilitare l'opzione SqlServerLIKE per un provider OLE DB, è necessario aggiungere un valore di una chiave del Registro di sistema.

Nota sulla protezione  Se il Registro di sistema viene modificato in modo non corretto, possono verificarsi problemi gravi, con il rischio di dover reinstallare il sistema operativo. Microsoft non garantisce che i problemi dovuti a una modifica errata del Registro di sistema possano essere risolti. Prima di modificare il Registro di sistema, eseguire il backup di eventuali dati importanti.

  1. Aprire Regedit32.

  2. Individuare la chiave del Registro di sistema appropriata:
  3. Nella chiave <Provider Name> aggiungere un valore DWORD denominato SqlServerLIKE e impostarlo su 1.

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5.1.8 Messaggi di errore espansi per query distribuite

Novità in SP3

Per le query distribuite, SQL Server restituisce le informazioni relative agli errori dei provider, oltre alle informazioni sugli errori dei server. Se una query tra server collegati provoca un errore, SQL Server verificherà se il provider supporta l'interfaccia OLE DB IErrorRecords. Se tale interfaccia è supportata, SQL Server chiamerà la funzione GetErrorInfo per ottenere ulteriori informazioni dal provider e restituirà tali informazioni all'utente come parte del messaggio di errore. Se l'interfaccia IErrorRecords non è supportata, il comportamento di SQL Server non subirà alcuna modifica: SQL Server restituirà un errore generico.

Eseguire ad esempio la query seguente su un server in cui viene utilizzato MSDASQL, che non supporta sql_variant:

SELECT * FROM remote2k.dqtable.dbo.sqlvariantnotnull --Remote2k is a loopback server.

Nelle versioni precedenti a SP3 il messaggio seguente viene restituito da SQL Server:

Server: Msg 7356, Level 16, State 1, Line 1

OLE DB provider 'msdasql' supplied inconsistent metadata for a column.
Metadata information was changed at execution time.

Dopo l'applicazione di SP3 o versione successiva, SQL Server restituisce il messaggio di errore seguente:

Server: Msg 7356, Level 16, State 1, Line 1

OLE DB provider 'msdasql' supplied inconsistent metadata for a column.
Metadata information was changed at execution time.

OLE DB error trace [Non-interface error:  Column 'sql_variant' (compile-time
ordinal 3) of object '"dqtable"."dbo"."sqlvariantnotnull"' was reported
to have a DBCOLUMNFLAGS_ISFIXEDLENGTH of 16 at compile time and 0 at run time].

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5.1.9 Restituzione dell'istruzione SQL da parte della nuova funzione fn_get_sql

Novità in SP3

In SP3 e versioni successive è inclusa la nuova funzione fn_get_sql che restituisce il testo dell'istruzione SQL per l'handle SQL specificato. Inoltre, per supportare questa funzione, sono state aggiunte tre nuove colonne alla tabella di sistema sysprocesses: sql_handle, stmt_start e stmt_end.

La funzione fn_get_sql è illustrata nell'ultima copia della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per informazioni sull'installazione dell'ultima versione della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1,6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Questa è una copia in lingua inglese dell'argomento di riferimento per fn_get_sql.

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5.1.10 Concatenamento della proprietà tra database

Novità in SP3

In questo Service Pack sono disponibili nuove opzioni per l'attivazione e la disattivazione del concatenamento della proprietà tra database.

Quando si installa Database Components SP4, nella finestra di dialogo Elenco di controllo compatibilità con versioni precedenti del programma di installazione viene visualizzata un'opzione per la configurazione del concatenamento della proprietà tra database. Per impostazione predefinita, il concatenamento della proprietà tra database viene disattivato dal programma di installazione per tutti i database utente. È possibile abilitare il concatenamento proprietà tra database per tutti i database. Per ulteriori informazioni, vedere Finestra di dialogo Elenco di controllo compatibilità con versioni precedenti

Nota   Non è consigliabile abilitare il concatenamento della proprietà tra database per tutti i database.

Dopo l'installazione, è possibile procedere in uno dei modi seguenti per attivare o disattivare il concatenamento della proprietà tra database per tutti i database dell'istanza:

Se per l'istanza il concatenamento della proprietà tra database è disattivato, è possibile configurarlo per i singoli database. Procedere in uno dei modi seguenti per attivare e disattivare il concatenamento della proprietà tra database per un database specifico:

Per ulteriori informazioni, scegliere il pulsante ? nella pagina Elenco di controllo compatibilità con versioni precedenti quando si esegue il programma di installazione, scaricare la versione aggiornata della documentazione in linea di SQL Server 2000 o vedere l'articolo 810474 della Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

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5.1.11 Miglioramenti relativi al flag di traccia 1204

Novità in SP3

Il flag di traccia 1204 restituisce il tipo dei blocchi facenti parte del blocco critico (deadlock) e il comando corrente coinvolto. In SP3 e versioni successive, quando questo flag di traccia è attivo, le informazioni sul blocco critico (deadlock) vengono scritte automaticamente nel log degli errori.

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5.1.12 Modifica delle autorizzazioni per sp_changedbowner

Novità in SP3

Solo i membri del ruolo predefinito del server sysadmin possono eseguire la stored procedure di sistema sp_changedbowner.

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5.1.13 Modifiche alla funzionalità di debug

Novità in SP3

La funzionalità per eseguire il debug delle stored procedure con Microsoft Visual Studio® 6.0 e versioni precedenti o con le versioni di SQL Server Query Analyzer antecedenti a SP3 è disattivata per impostazione predefinita. Per impostazione predefinita, è disattivato anche il debug delle applicazioni, ovvero l'arresto in corrispondenza di un punto di interruzione di SQL Server Transact-SQL durante il debug di un'applicazione client. Per attivare la funzionalità di debug, eseguire sp_sdidebug passando il parametro legacy_on. Per disattivare il debug, passare legacy_off alla stored procedure.

Nota   Non è consigliabile eseguire la stored procedure sp_sdidebug sui server di produzione.

Per ulteriori informazioni, vedere l'articolo 328151 della Microsoft Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

Nota   La documentazione in linea fa riferimento al componente di debug sul lato client sqldbreg.exe. In SP3 questo file dei componenti è stato rinominato sqldbreg2.exe.

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5.1.14 Impossibilità di disattivare il protocollo Named Pipes nei server di cluster.

Novità in SP3

Dopo aver applicato il Service Pack, non sarà più possibile disattivare il protocollo Named Pipes nelle istanze del motore di database facenti parte di un cluster di failover.

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5.1.15 Operazioni sulla porta UDP 1434

Novità in SP3a

A partire da SQL Server 2000 SP3a, le istanze del motore di database di SQL Server 2000 e MSDE 2000 non configurate per il supporto delle comunicazioni di rete non utilizzeranno più la porta UDP (User Datagram Protocol) 1434. Tale porta verrà utilizzata dalle istanze configurate per il supporto delle comunicazioni di rete.

Un'istanza aggiornata a SP3a o versioni successive smetterà di utilizzare la porta UDP 1434 ogni volta che vengono disabilitate tutte le librerie di rete server dell'istanza, eccetto la libreria di rete della memoria condivisa. L'istanza inizierà a utilizzare la porta 1434 ogni volta che viene abilitata una delle librerie di rete server. Per informazioni sulla disabilitazione o l'abilitazione delle librerie di rete server, vedere l'argomento "Utilità Configurazione di rete di SQL Server" nella documentazione in linea di SQL Server 2000.

L'utilizzo della porta UDP 1434 da parte di un computer verrà sospeso solo dopo che tutte le istanze di SQL Server 2000 e MSDE 2000 nel computer saranno state aggiornate a SP3a o versioni successive e configurate in modo da non supportare le comunicazioni di rete.

Se la porta UDP 1434 è aperta o chiusa non dipende dallo stato della libreria di rete della memoria condivisa. Tale libreria viene utilizzata solo per le connessioni locali e non utilizza una rete. Inoltre, è sempre attiva, pertanto non può essere abilitata o disabilitata.

Quando si esegue l'installazione o l'aggiornamento di istanze del motore di database di SQL Server 2000, non è possibile disabilitare tutte le librerie di rete del server.

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5.1.16 Modifiche alle dimensioni massime del pacchetto di rete

Novità in SP4

In SP4 il valore massimo per l'opzione relativa alle dimensioni del pacchetto di rete (impostato utilizzando sp_configure) è 32767. Questo valore è leggermente inferiore alla metà del precedente valore massimo 65536. Durante l'aggiornamento i valori esistenti maggiori di 32767 verranno portati automaticamente a 32767. Se uno script tenta di utilizzare sp_configure per impostare un valore maggiore di 32767, ma minore o uguale a 65536, il valore verrà comunque impostato su 32767. Se si tenta di impostare le dimensioni del pacchetto di rete su un valore maggiore di 65536, si verificherà un errore.

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5.1.17 Ottimizzazione di query con elenchi IN di grandi dimensioni o numerose clausole OR

Novità in SP4

In SP4 il funzionamento dell'ottimizzazione di SQL Server è cambiato a seguito di una modifica che riguarda le query contenenti predicati con elenchi IN di grandi dimensioni o numerose clausole OR. In modo più specifico, questa modifica, introdotta nell'aggiornamento rapido 789 di SQL Server, interessa le query che già contengono o che possono essere riscritte utilizzando un'espressione equivalente che contiene:

Grazie a questa modifica, durante la compilazione di questi tipi di istruzioni da parte di SQL Server verrà utilizzata una quantità minore di memoria e si eviteranno quindi errori di memoria insufficiente. In rari casi, quando questi tipi di query vengono eseguiti in sistemi dotati di una quantità elevata di memoria e di un livello ridotto di parallelismo, è possibile che un piano di query con prestazioni inferiori venga scelto dall'ottimizzazione. Per ignorare la modifica apportata al funzionamento dell'ottimizzazione, nel Service Pack è disponibile il flag di traccia 9060. Per impostazione predefinita, il flag di traccia 9060 è disattivato. Quando è attivato, viene abilitato il funzionamento di SP3 antecedente all'aggiornamento rapido 789. Se quando il flag di traccia è attivato viene rilevato un errore 701, indicante memoria di sistema insufficiente, considerare l'eventualità di riscrivere le query utilizzando tabelle temporanee o variabili di tabella per i valori negli elenchi IN. Per gli intervalli numerici, utilizzare le clausole BETWEEN oppure l'operatore maggiore di (>) o minore di (<). Per informazioni sull'utilizzo dei flag di traccia, vedere "Flag di traccia" nella documentazione in linea di SQL Server.

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5.1.18 Supporto futuro di protocolli di rete

Novità in SP4

In SP4 sono supportati i protocolli di rete Banyan VINES, Multiprotocol, AppleTalk e NWLink IPX/SPX. Questi protocolli tuttavia non saranno supportati in SQL Server 2005 e nelle versioni successive. È pertanto opportuno organizzarsi di conseguenza.

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5.1.19 Monitoraggio di un'istanza di SQL Server in esecuzione in modalità Windows-on-Windows 64

Novità in SP4

Quando si utilizza la modalità Windows-on-Windows 64 (WOW) su Windows Server 2003 x64 SP1 o versione successiva, non è possibile utilizzare la versione predefinita a 64 bit di Performance Monitor di Windows per accedere ai contatori delle prestazioni di SQL Server che consentono di monitorare un'istanza di SQL Server 2000 SP4. È invece necessario utilizzare la versione a 32 bit di Performance Monitor di Windows. Tale versione è disponibile nel percorso seguente:

%systemdrive%\WINDOWS\SysWOW64\perfmon.exe

In modalità WOW è possibile visualizzare i contatori delle prestazioni di SQL Server solo quando la versione a 32 bit di Monitor è in esecuzione nello stesso computer in cui viene eseguita l'istanza di SQL Server 2000 SP4.

Tale restrizione non è applicabile a Windows Server 2003 per sistemi con processore Itanium a 64 bit.

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5.2 Miglioramenti relativi alla replica

In questa sezione vengono illustrati i miglioramenti relativi alla replica di SQL Server 2000 inclusi in SP4.

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5.2.1 Stored procedure personalizzata di aggiornamento per la replica transazionale

Novità in SP1

Durante la configurazione della replica transazionale, nel database di sottoscrizione vengono create stored procedure personalizzate per le azioni di inserimento, eliminazione e aggiornamento. Indipendentemente dal numero di colonne interessate da un'istruzione UPDATE, la stored procedure personalizzata di aggiornamento aggiorna tutte le colonne della tabella di sottoscrizione. Per le colonne non modificate vengono ripristinati i valori antecedenti all'aggiornamento. Questa azione in genere non causa problemi. Se però alcune di queste colonne sono indicizzate, la reimpostazione può essere dispendiosa.

Se si utilizza la replica transazionale, sono presenti numerosi indici per la tabella di sottoscrizione e vengono modificati solo alcuni valori di colonna a seguito degli aggiornamenti, l'overhead per la manutenzione dell'indice può ridurre le prestazioni quando le modifiche vengono applicate al server di sottoscrizione. Ad esempio, un database di sottoscrizione utilizzato per le segnalazioni può avere più indici di un database di pubblicazione. La creazione dinamica dell'istruzione UPDATE in fase di esecuzione può migliorare le prestazioni. L'aggiornamento include solo le colonne che sono state modificate, creando una stringa UPDATE ottimale.

In questo Service Pack è inclusa una nuova stored procedure, sp_scriptdynamicupdproc, che genera una stored procedure personalizzata utilizzabile nel server di sottoscrizione per creare dinamicamente l'istruzione UPDATE in fase di esecuzione. Per la creazione dell'istruzione UPDATE dinamica in fase di esecuzione sono tuttavia necessarie elaborazioni aggiuntive.

La stored procedure sp_scriptdynamicupdproc è illustrata nell'ultima copia della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per informazioni sull'installazione dell'ultima versione della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1,6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Questa è una copia in lingua inglese dell'argomento di riferimento per sp_scriptdynamicupdproc.

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5.2.2 Istruzioni UPDATE di replica transazionale su colonne univoche

Novità in SP1

Nella replica transazionale le istruzioni UPDATE vengono solitamente replicate come aggiornamenti. Se tuttavia l'aggiornamento apporta modifiche a colonne appartenenti a un indice univoco, a un indice cluster o a un'espressione utilizzata come vincolo univoco, l'aggiornamento verrà eseguito come un'istruzione DELETE seguita da un'istruzione INSERT nel server di sottoscrizione. Questo tipo di aggiornamento infatti può interessare più righe ed è possibile che si verifichi una violazione dell'univocità nel caso in cui gli aggiornamenti vengano eseguiti riga per riga.

Se l'aggiornamento interessa solo una riga, non vi è alcun rischio di violazione dell'univocità. Il flag di traccia 8207 è stato quindi aggiunto a questo Service Pack, per consentire la replica come istruzioni UPDATE degli aggiornamenti a colonne univoche che interessano solo una riga. Tale ottimizzazione è stata aggiunta in modo specifico per le applicazioni che prevedono l'installazione di trigger UPDATE definiti dall'utente nel server di sottoscrizione e che richiedono tali trigger per avviare aggiornamenti che interessano una sola riga in una colonna univoca.

Per utilizzare il flag di traccia 8207, attivarlo dal prompt dei comandi (sqlservr.exe -T8207) o in fase di esecuzione utilizzando DBCC TRACEON(8207, -1) prima dell'avvio dell'Agente lettura log.

Importante  Il flag di traccia 8207 viene solitamente utilizzato con la replica transazionale di sola lettura. Non utilizzare tale flag di traccia con sottoscrizioni aggiornabili se è possibile che la chiave primaria UPDATE ricorra nel server di sottoscrizione.

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5.2.3 Rimozione di restrizioni dall'elaborazione concorrente di snapshot

Novità in SP1

In SQL Server 2000 l'elaborazione concorrente di snapshot non è consigliata nel caso in cui alla tabella di pubblicazione sia associato un indice univoco diverso dalla chiave primaria o dalla chiave di clustering. In caso di modifiche apportate alla chiave di clustering durante la generazione di uno snapshot concorrente, è possibile che la replica non riesca a causa di un errore di chiave duplicata quando si applica lo snapshot concorrente al server di sottoscrizione. In questo Service Pack le restrizioni relative all'utilizzo dell'elaborazione concorrente di snapshot sono state rimosse.

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5.2.4 Stored procedure personalizzate di script per la replica transazionale

Novità in SP1

Se si configurano sottoscrizioni non sincronizzate, ovvero sottoscrizioni che non ricevono lo snapshot iniziale, le stored procedure personalizzate per le istruzioni INSERT, UPDATE e DELETE devono essere create manualmente. Queste istruzioni infatti vengono create in genere nel server di sottoscrizione quando viene recapitato lo snapshot iniziale. È stata aggiunta una nuova stored procedure, sp_scriptpublicationcustomprocs, per generare script per le stored procedure personalizzate a livello di pubblicazione. Questa nuova funzionalità può semplificare le operazioni di configurazione delle sottoscrizioni non sincronizzate.

La stored procedure sp_scriptpublicationcustomprocs è illustrata nell'ultima copia della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per informazioni sull'installazione dell'ultima versione della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1,6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Questa è una copia in lingua inglese dell'argomento di riferimento per sp_scriptpublicationcustomprocs.

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5.2.5 Eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione della replica di tipo merge

Novità in SP1

Se le tabelle di sistema della replica di tipo merge contengono quantità elevate di metadati, eliminandoli è possibile migliorare le prestazioni. Nelle versioni precedenti a SQL Server 2000 SP1 i metadati possono essere eliminati solo eseguendo sp_mergecleanupmetadata. In SQL Server 2000 SP1 e versioni successive è invece incluso un meccanismo di eliminazione dei metadati in base al periodo di memorizzazione, pertanto i metadati possono essere eliminati automaticamente dalle tabelle di sistema seguenti:

Nota   Sono presenti tabelle before image se per la pubblicazione è attivata l'opzione di ottimizzazione della sincronizzazione @keep_partition_changes.

L'eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione avviene come descritto di seguito:

Parametro aggiuntivo per sp_add_agent_parameter

Per la stored procedure di sistema sp_add_agent_parameter ora esiste un parametro MetadataRetentionCleanup che consente di aggiungere o rimuovere l'eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione dai profili dell'agente di merge. Il valore 1 indica che l'eliminazione dei metadati deve essere inclusa nel profilo. Il valore 0 indica invece che l'eliminazione dei metadati non deve essere inclusa nel profilo. Ad esempio, per aggiungere a un profilo l'eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione, eseguire il codice seguente:

EXEC sp_add_agent_parameter @profile_id=<my_profile_id>,  @parameter_name='MetadataRetentionCleanup', @parameter_value=1
Eliminazione dei metadati in topologie con versioni diverse di SQL Server

Perché possa essere eseguita automaticamente l'eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione in un database coinvolto in una replica di tipo merge, è necessario che il database e l'agente di merge si trovino entrambi su server che eseguono SQL Server 2000 SP1 o versioni successive. Ad esempio:

L'eliminazione automatica dei metadati in alcuni server e non in altri può al massimo generare falsi conflitti e comunque in casi molto rari. Per le topologie in cui sono incluse versioni di SQL Server precedenti a SQL Server 2000 SP1, è possibile ottenere un miglioramento delle prestazioni eseguendo sp_mergemetadatacleanup su tutti i server in cui non viene eseguita l'eliminazione automatica dei metadati.

Indicazioni per evitare falsi conflitti

L'eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione impedisce che si verifichino problemi di convergenza e sovrascritture automatiche delle modifiche negli altri nodi. Vi è tuttavia il rischio di falsi conflitti se si verificano le condizioni seguenti:

Se ad esempio i metadati vengono eliminati dal server di pubblicazione ma non dal server di sottoscrizione e quindi viene eseguito un aggiornamento nel server di pubblicazione, si verificherà un conflitto anche se i dati apparentemente risultano sincronizzati.

Per evitare che si verifichi questo conflitto, assicurarsi che i metadati vengano eliminati più o meno contemporaneamente in tutti i nodi interessati. Se il parametro -MetadataRetentionCleanup è impostato su 1, l'eliminazione automatica dei metadati verrà eseguita nei server di pubblicazione e di sottoscrizione prima dell'inizio dell'operazione di merge, garantendo così l'eliminazione contemporanea dei metadati da tutti i nodi. Se si verifica un conflitto, utilizzare il visualizzatore dei conflitti di replica di tipo merge per esaminare la situazione e cambiare l'esito, se necessario.

Se un articolo appartiene a più pubblicazioni o viene utilizzato in uno scenario di ripubblicazione, è possibile che i periodi di memorizzazione per una riga specifica del server di pubblicazione e del server di sottoscrizione non corrispondano. Per ridurre il rischio che i metadati vengano eliminati solo su uno dei nodi, è consigliabile impostare periodi di memorizzazione analoghi per le diverse pubblicazioni.

Nota   Se le tabelle di sistema contengono quantità elevate di metadati da eliminare, il processo di merge potrebbe richiedere più tempo. Per ovviare a questo inconveniente, eliminare i metadati a intervalli regolari.

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5.2.6 Problemi di backup e ripristino per la replica di tipo merge

Novità in SP1

Per garantire un corretto funzionamento della convergenza, un database di pubblicazione ripristinato da un backup deve essere sincronizzato innanzitutto con un database di sottoscrizione avente una sottoscrizione globale, ovvero una sottoscrizione con un valore di priorità assegnato. La sincronizzazione assicura che le modifiche perdute nel database di pubblicazione a causa dell'operazione di ripristino vengano riapplicate in modo accurato.

Non sincronizzare il database di pubblicazione con un database di sottoscrizione avente una sottoscrizione anonima. Poiché le sottoscrizioni anonime non hanno metadati sufficienti per applicare le modifiche al database di pubblicazione, la sincronizzazione potrebbe creare un problema di dati non convergenti.

Quando si pianificano le operazioni di backup e ripristino per la replica di tipo merge, è necessario tenere conto anche di quanto segue:

Ripristinare un database di sottoscrizione da un backup solo se quest'ultimo non è antecedente al periodo di memorizzazione più breve di tutte le pubblicazioni sottoscritte dal server di sottoscrizione. Se ad esempio un server di sottoscrizione sottoscrive tre pubblicazioni con periodi di memorizzazione rispettivamente di 10, 20 e 30 giorni, il backup utilizzato per ripristinare il database non deve risalire a più di 10 giorni prima.

È consigliabile sincronizzare un server di sottoscrizione con il server di pubblicazione prima di eseguire un backup. In caso contrario, è possibile che la convergenza non venga effettuata correttamente dal sistema se il server di sottoscrizione viene ripristinato da un tale backup. Anche se il file di backup risulta recente, è possibile che l'ultima sincronizzazione con un server di pubblicazione sia avvenuta da un numero di giorni più o meno equivalente a quello del periodo di memorizzazione. Si consideri ad esempio il caso di una pubblicazione con un periodo di memorizzazione di 10 giorni. L'ultima sincronizzazione è stata effettuata da 8 giorni e si procede ora alla creazione del backup. Se il backup viene applicato 4 giorni dopo, l'ultima sincronizzazione risalirà a 12 giorni prima, ovvero andrà oltre il periodo di memorizzazione previsto. Se la sincronizzazione del server di sottoscrizione fosse stata effettuata immediatamente prima del backup, il database di sottoscrizione rientrerebbe nel periodo di memorizzazione.

Se è necessario modificare il valore del periodo di memorizzazione della pubblicazione, reinizializzare manualmente il server di sottoscrizione per evitare che i dati non siano convergenti. La funzionalità di eliminazione dei metadati basata sul periodo di memorizzazione consente di eliminare i metadati obsoleti dalle tabelle di sistema di merge quando viene raggiunto il numero di giorni del periodo di memorizzazione della pubblicazione.

Il valore del periodo di memorizzazione della pubblicazione viene utilizzato per determinare quando devono scadere le sottoscrizioni che non sono state sincronizzate entro il periodo di memorizzazione. Se, dopo un'operazione di eliminazione dei metadati, si specifica un periodo di memorizzazione più esteso per la pubblicazione e una sottoscrizione tenta di eseguire il merge con il server di pubblicazione da cui sono già stati eliminati i metadati, la sottoscrizione non scadrà grazie all'aumento del valore del periodo di memorizzazione. Il server di pubblicazione inoltre non disporrà di metadati sufficienti per scaricare le modifiche nel server di sottoscrizione, pertanto si verificheranno problemi di convergenza dei dati.

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5.2.7 Ripristino di database replicati da versioni diverse di SQL Server

Novità in SP1

Se si ripristina un backup nello stesso server e nello stesso database, ovvero la versione in esecuzione è la stessa del server da cui è stato creato il backup, le impostazioni di replica verranno mantenute. Se si ripristina un database replicato in una versione di SQL Server diversa dalla versione utilizzata per il backup del database, tenere presente quanto segue:

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5.2.8 Nuovo parametro -MaxCmdsInTran per Agente lettura log

Novità in SP1

A partire da SP1 è stato aggiunto un nuovo parametro del prompt dei comandi, -MaxCmdsInTran, per l'Agente lettura log. Per le transazioni che interessano un numero elevato di comandi, ovvero solitamente aggiornamenti o eliminazioni di massa, è necessario che l'agente di distribuzione attenda il completamento della scrittura da parte di Agente lettura log dell'intera transazione nel database di distribuzione prima di potere avviare la propagazione della transazione al server di sottoscrizione. Questo ritardo blocca l'agente di distribuzione e riduce il parallelismo tra i due agenti.

L'utilizzo di –MaxCmdsInTran consente ad Agente lettura log di suddividere in blocchi più piccoli le transazioni di grandi dimensioni e ogni blocco include un numero uguale o inferiore di comandi rispetto all'input -MaxCmdsInTran. L'agente di distribuzione potrà quindi iniziare a elaborare i primi blocchi di una transazione mentre Agente lettura log continua l'elaborazione dei blocchi successivi della stessa transazione.

Questo miglioramento relativo al parallelismo tra Agente lettura log e l'agente di distribuzione contribuisce a un incremento complessivo della velocità effettiva della replica. Si noti tuttavia che nel server di sottoscrizione viene eseguito il commit dei blocchi di transazione come singole transazioni, violando la proprietà di atomicità, una delle proprietà ACID (Atomicity, Consistency, Isolation, and Durability). Nella maggior parte delle circostanze tale situazione non rappresenta alcun problema, ma è consigliabile eseguire un controllo per accertarsi che non si verifichino errori.

Definizione del –parametro MaxCmdsInTran

Specificare un valore intero positivo, ovvero 1 o un valore superiore a 1, per il parametro -MaxCmdsInTran. Specificare un valore pari a 0 equivale a non utilizzare il parametro. Poiché tale parametro consente di migliorare le prestazioni solo in caso di transazioni di dimensioni elevate, viene solitamente specificato un valore uguale o superiore a 5000. Ad esempio:

logread.exe -MaxCmdsInTran 10000. 

Per utilizzare questo parametro, è necessario che nel server di pubblicazione sia in esecuzione SQL Server 2000 SP1 o versione successiva e che Agente lettura log e il database di distribuzione vengano aggiornati a SP3 o versione successiva. In caso contrario, il parametro -MaxCmdsInTran verrà ignorato.

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5.2.9 Restrizione relativa agli indici cluster non univoci

Novità in SP2 (applicabile solo alla replica transazionale).

Non è possibile creare un indice cluster non univoco su una tabella dopo la pubblicazione per la replica transazionale. Prima di creare l'indice, è necessario innanzitutto rimuovere eventuali pubblicazioni che includono la tabella.

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5.2.10 Nuovo argomento della riga di comando -MaxNetworkOptimization per l'agente snapshot

Novità in SP2

Durante la normale elaborazione può accadere che la replica di tipo merge invii ai server di sottoscrizione comandi DELETE per righe che non appartengono alla partizione del server di sottoscrizione. I comandi DELETE di questo tipo vengono indicati come eliminazioni irrilevanti. Le eliminazioni irrilevanti non incidono sull'integrità o sulla convergenza dei dati, ma possono generare inutile traffico di rete.

Per ridurre il traffico di rete causato da eliminazioni irrilevanti, è possibile utilizzare il nuovo parametro dell'agente snapshot
-MaxNetworkOptimization con le pubblicazioni di replica di tipo merge. Impostando questo parametro su 1, si riduce al minimo il rischio di eliminazioni irrilevanti e pertanto si ottimizzano le prestazioni della rete.

Nota   È utile impostare questo parametro su 1 solo se l'opzione di ottimizzazione della sincronizzazione della pubblicazione di tipo merge è impostata su true (il parametro @keep_partition_changes di sp_addmergepublication).

L'impostazione predefinita è 0, poiché impostando il parametro su 1 possono verificarsi un aumento dei metadati archiviati e una conseguente riduzione delle prestazioni del server di pubblicazione qualora vi siano più livelli di filtri join e filtri di subset complessi. È opportuno valutare con attenzione la topologia di replica e impostare -MaxNetworkOptimization su 1 solo se il traffico di rete dovuto a eliminazioni irrilevanti è esageratamente elevato.

Per aggiungere questo parametro al profilo dell'agente snapshot, eseguire la procedura di sistema sp_add_agent_parameter come indicato di seguito:

EXEC sp_add_agent_parameter 1, 'MaxNetworkOptimization', 1

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5.2.11 Utilizzo di un nuovo ruolo da parte della replica di tipo merge

Novità in SP3

In SP3 e versioni successive viene creato automaticamente un nuovo ruolo per l'utilizzo da parte della replica di tipo merge. Il nome del nuovo ruolo è nel formato MSmerge-<ID pubblicazione>. Il ruolo viene creato nel server di pubblicazione per ogni pubblicazione di replica di tipo merge e funge da elenco di accesso alla pubblicazione (PAL, Publication Access List) per il controllo dell'accesso alle pubblicazioni di tipo merge nel server di pubblicazione. Se questo ruolo viene eliminato, è possibile ricrearlo eseguendo la nuova stored procedure sp_createmergepalrole fornita con SP3 o versioni successive. Questa stored procedure viene eseguita nel server di pubblicazione sul database di pubblicazione per ricostruire il ruolo.

La stored procedure sp_createmergepalrole è illustrata nell'ultima copia della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per informazioni sull'installazione dell'ultima versione della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1,9 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Questa è una copia in lingua inglese dell'argomento di riferimento per sp_createmergepalrole.

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5.2.12 Nuovi requisiti per sottoscrizioni create da utenti non sysadmin

Novità in SP3

Se una sottoscrizione viene creata da un utente che non è membro del ruolo predefinito del server sysadmin, è necessario eseguire una delle operazioni seguenti:

Nota   La funzionalità di attivazione dell'agente remoto richiede sempre che il passaggio del processo venga eseguito nel contesto di un account utente nel ruolo predefinito del server sysadmin.

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5.2.13 Modifiche alle autorizzazioni per le stored procedure

Novità in SP3

Le autorizzazioni sono cambiate per diverse stored procedure utilizzate per implementare, amministrare e monitorare una topologia di replica. La maggior parte di questi cambiamenti comporta l'applicazione di regole ancora più restrittive per la definizione e la concessione delle autorizzazioni necessarie per l'esecuzione delle stored procedure. Per ulteriori informazioni sulle nuove autorizzazioni, vedere la documentazione di riferimento di Transact-SQL per le stored procedure di replica nella versione aggiornata della documentazione in linea di SQL Server. Per ulteriori informazioni sulla documentazione in linea di SQL Server aggiornata, leggere la sezione 1,6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000.

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5.2.14 Nuovo parametro per sp_addmergearticle e sp_changemergearticle

Novità in SP3

È stato aggiunto il nuovo parametro @published_in_tran_pub sia a sp_addmergearticle che a sp_changemergearticle. Questo parametro viene utilizzato per indicare che un articolo in una pubblicazione di tipo merge è pubblicato anche in una pubblicazione transazionale. @published_in_tran_pub è nvarchar(5), con impostazione predefinita FALSE. TRUE specifica che l'articolo è pubblicato anche in una pubblicazione transazionale.

Nota   Se si converte questo parametro in sp_changemergearticle, sarà necessario invalidare lo snapshot e reinizializzare i server di sottoscrizione.

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5.2.15 Nuova pagina per Configurazione guidata pubblicazione e distribuzione

Novità in SP3

In Configurazione guidata pubblicazione e distribuzione è ora inclusa una nuova pagina: Password server di distribuzione. Se si selezionano uno o più server di pubblicazione per utilizzare il server come server di distribuzione remota e uno o più di tali server di pubblicazione richiedono una password, sarà necessario immettere una password in questa pagina. La connessione tra un server di pubblicazione e un server di distribuzione remoto è un ibrido di un server collegato e un server remoto. Per la connessione viene utilizzato l'account di accesso distributor_admin. Per impostazione predefinita, il server di pubblicazione viene configurato come non trusted nel server di distribuzione remoto. È quindi necessario specificare una password.

Nota   Se è stata scaricata e installata la versione più recente della documentazione in linea di SQL Server 2000, queste informazioni saranno disponibili facendo clic sul pulsante ? della nuova pagina.

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5.2.16 Modifiche al supporto di Gestione sincronizzazione Microsoft Windows

Novità in SP3

SQL Server consente di utilizzare con Gestione sincronizzazione Microsoft Windows le sottoscrizioni esistenti, create tramite SQL Server Enterprise Manager, SQL-DMO e le stored procedure di replica. Con Gestione sincronizzazione Microsoft Windows è inoltre possibile creare nuove sottoscrizioni. Dopo l'applicazione del Service Pack, durante la sincronizzazione di una sottoscrizione, in Gestione sincronizzazione Microsoft Windows verrà chiesto di immettere la password o le password necessarie per la connessione ai server coinvolti nella sincronizzazione.

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5.2.17 Modifiche ai requisiti per il collegamento o ripristino di un database di replica

Novità in SP3

In alcune condizioni particolari può verificarsi un malfunzionamento della replica nel processo di collegamento o ripristino di un database pubblicato. Tali condizioni sono le seguenti:

Se si verificano tutte queste condizioni, eseguire la stored procedure sp_changedbowner sul database collegato o ripristinato. Assegnare la proprietà all'account di accesso amministratore incorporato sa. In questo modo la replica funzionerà correttamente.

Nota   È necessario essere membri del ruolo predefinito del server sysadmin per eseguire sp_changedbowner.

Per ulteriori informazioni sul concatenamento proprietà tra database, leggere la sezione 5.1.10 Concatenamento della proprietà tra database.

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5.2.18 Modifica alle designazioni di protezione dei controlli ActiveX per le repliche

Novità in SP4

I controlli ActiveX® per le repliche, ovvero sqlinitx.dll, sqldistx.dll, sqlmergx.dll e replerrx.dll, non sono più designati come sicuri per la creazione di script e per l'inizializzazione. Il comportamento dei controlli in termini di protezione e funzionamento è rimasto invariato a partire da SP3, tuttavia le designazioni di protezione sono cambiate in modo da soddisfare gli standard di protezione. Questi cambiamenti possono avere effetto sulle applicazioni che richiamano in una pagina Web i controlli ActiveX per le repliche incorporati.

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5.2.19 Nuovo parametro per gli articoli nelle pubblicazioni di tipo merge

Novità in SP4

È possibile specificare un nuovo parametro, @compensate_for_errors, quando viene chiamata la stored procedure sp_addmergearticle. Tale parametro specifica se devono essere intraprese azioni di compensazione qualora durante la sincronizzazione vengano rilevati errori, ad esempio una violazione dei vincoli. Se il parametro è impostato su TRUE (impostazione predefinita), una modifica non applicabile in un nodo durante la sincronizzazione dà luogo ad azioni di compensazione che annullano la modifica in tutti gli altri nodi. In alcuni casi questo tipo di funzionamento è utile, mentre in altri può essere problematico. Ad esempio, un server di sottoscrizione configurato in modo non corretto che genera un errore può causare l'annullamento delle modifiche nel server di pubblicazione e in tutti gli altri server di sottoscrizione.

Se si specifica un valore FALSE, queste azioni di compensazione vengono disabilitate. Gli errori tuttavia vengono registrati ugualmente e nei merge successivi verrà tentato comunque di applicare le modifiche. Benché i dati nelle righe coinvolte possano risultare non convergenti, nel momento in cui si risolve l'errore, la modifica potrà essere applicata e i dati torneranno a essere convergenti.

Nota   Se la tabella di origine di un articolo è già pubblicata in un'altra pubblicazione, il valore del parametro @compensate_for_errors deve essere lo stesso per entrambi gli articoli.

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5.2.20 Nuova opzione di schema per la replica di colonne Identity nelle pubblicazioni transazionali

Novità in SP4

Nelle versioni precedenti le colonne Identity delle pubblicazioni transazionali vengono replicate come tipo di dati di base, ad esempio int, senza la proprietà Identity impostata. Questo funzionamento è appropriato per le applicazioni che non consentono di effettuare inserimenti nel server di sottoscrizione. In SQL Server 2000 SP4 è stata introdotta una nuova opzione di schema (0x4) per le pubblicazioni transazionali che viene utilizzata per replicare la colonna Identity esattamente come una colonna Identity. Ciò è utile in molti casi, ad esempio nella replica bidirezionale e quando si utilizza il server di sottoscrizione come server di standby a caldo. In queste situazioni gli inserimenti possono essere effettuati nel server di sottoscrizione, con un conseguente incremento della colonna Identity.

Per specificare che una colonna Identity deve essere replicata esattamente come colonna Identity:

  1. Quando si crea la tabella nel server di pubblicazione, specificare l'opzione NOT FOR REPLICATION per la colonna Identity. In questo modo la colonna Identity verrà incrementata solo dagli inserimenti dell'utente e non dagli inserimenti dell'agente di replica. Per ulteriori informazioni, vedere "CREATE TABLE" nella documentazione in linea di SQL Server.

  2. Quando si aggiunge un articolo con una colonna Identity, impostare l'opzione 0x4 per il parametro @schema_option di sp_addarticle. Per ulteriori informazioni su questo parametro, vedere "sp_addarticle" nella documentazione in linea di SQL Server.

  3. Dopo aver inizializzato il server di sottoscrizione, eseguire DBCC CHECKIDENT per ogni tabella con una colonna Identity. Sarà così possibile specificare un valore iniziale per gli inserimenti nella colonna Identity nel server di sottoscrizione, in modo che i valori inseriti non siano uguali a quelli inseriti nel server di pubblicazione. È ad esempio possibile specificare che gli inserimenti nel server di sottoscrizione partano da 1.000.000:
    USE NorthwindGODBCC CHECKIDENT ('Employees', RESEED, 1000000)GO

Per ulteriori informazioni, vedere "DBCC CHECKIDENT" nella documentazione in linea di SQL Server.

5.2.21 Assenza di supporto dei server di sottoscrizione diversi da SQL Server per server di distribuzione in esecuzione in modalità Windows-on-Windows 64

Novità in SP4

Le istanze server di distribuzione di SQL Server 2000 (a 32 bit) eseguite in modalità Windows-on-Windows 64 su sistemi Windows 2003 SP1 con processori X64 o compatibili non possono avere server di sottoscrizione non SQL Server. Benché l'esecuzione in modalità Windows-on-Windows 64 ora sia supportata per SQL Server 2000 SP4, tale modalità non è supportata dai driver o dai provider utilizzati per la connessione dal server di distribuzione al server di sottoscrizione non SQL Server.

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5.3 Miglioramenti relativi ad Agente SQL Server e a Strumenti condivisi

In questa sezione vengono illustrati i miglioramenti relativi ad Agente SQL Server e a Strumenti condivisi inclusi in SP4.

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5.3.1 Registrazione delle informazioni dell'account da parte di Agente SQL Server

Novità in SP2

Nella cronologia dei processi di Agente SQL Server ora viene registrato l'account di Windows con cui viene eseguito ogni passaggio del processo. Queste informazioni consentono agli amministratori di individuare i problemi di protezione relativi ai processi pianificati, inclusi i processi pianificati definiti per la replica e le operazioni DTS (Data Transformation Services).

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5.3.2 Modifiche alle configurazioni dei server master/target

Novità in SP3

L'amministrazione multiserver è il processo di automatizzazione delle attività di amministrazione in più istanze di SQL Server. Utilizzare l'amministrazione multiserver sei si gestiscono due o più server e si desidera centralizzare le operazioni di manutenzione.

In SP3 o versione successiva non è necessario che l'account del servizio Agente SQL Server sia un amministratore di Windows, a meno che non risulti necessario utilizzare l'account delegato di Agente SQL Server. Per ulteriori informazioni sull'account delegato di Agente SQL Server, leggere la sezione 5.6.3 Miglioramenti relativi all'account delegato di Agente SQL Server. È necessario che l'account del servizio Agente SQL Server sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin.

Per l'amministrazione multiserver sono necessari almeno un server master e almeno un server target. Un server master consente di distribuire i processi ai server target e di ricevere eventi da tali server. In un server master viene archiviata la copia centrale delle definizioni dei processi relative ai processi in esecuzione nei server target. I server target si connettono periodicamente ai rispettivi server master per aggiornare l'elenco di processi da eseguire. Nel caso in cui sia disponibile un nuovo processo, il server target scarica il processo e si disconnette dal server master. Dopo il completamento del processo, il server target si riconnette al server master e fornisce informazioni sullo stato del processo.

Prima di applicare SP4, è necessario completare svariati passaggi per aggiornare la configurazione dei server master/target di SQL Server 2000. Le novità disponibili in SP4 non sono compatibili con i server target di SQL Server 7.0 o con server che non eseguono SP3 o versione successiva. Si tratta di una variazione rispetto alla funzionalità originale di SQL Server 2000.

Per aggiornare la configurazione dei server master/target

  1. Creare un nuovo account MSX (server master) nel server master. Tale operazione consente di preparare il server o i server TSX (server target) per l'aggiornamento. A tale scopo, eseguire i comandi seguenti.
    --Option A: Windows authenticationEXEC sp_grantlogin 'DOMAIN\user'GOUSE msdbGOEXEC sp_adduser 'DOMAIN\user', 'DOMAIN\user', 'TargetServersRole'GO--Option B: SQL Server authentication – see explanation below for --details.EXEC sp_addlogin <MSXAccount>, <MSXAccountPassword>, 'msdb' GOUSE msdbGOEXEC sp_adduser <MSXAccount>, <MSXAccount>, 'TargetServersRole'GO

    Dove <MSXAccount> rappresenta il nome di accesso SQL selezionato e <MSXAccountPassword> rappresenta la password associata.

    Nota   È necessario racchiudere tali valori tra virgolette semplici.

    Quando si sceglie un account MSX, sono disponibili le opzioni seguenti:

    Non specificare alcun account di tipo probe di Agente SQL Server (<computer_name>_msx_probe_login). Come parte dell'aggiornamento a SP3 o versione successiva, i vecchi account di tipo probe vengono rimossi da SQL Server poiché non vengono più utilizzati dai server TSX.

  2. Aggiornare uno alla volta i server TSX a SP4. Prima di applicare il Service Pack, vedere il passaggio 3 per ulteriori informazioni sulla valutazione della tempistica dell'aggiornamento.

  3. Per minimizzare il tempo di inattività, eseguire la stored procedure estesa xp_sqlagent_msx_account in ogni server TSX subito dopo il completamento dell'aggiornamento a SP4.

    Nota   Dopo l'esecuzione di xp_sqlagent_msx_account è necessario interrompere e riavviare Agente SQL Server in ogni server.

    Per ulteriori informazioni su xp_sqlagent_msx_account, leggere la sezione 5.3.3 Nuova stored procedure estesa di Agente SQL Server.

  4. Applicare SP4 al server master. I vecchi account _msx_probe vengono rimossi dal programma di installazione di SP4, poiché non vengono più utilizzati dai server TSX. Se un account è proprietario di processi di Agente SQL Server, tale account non verrà rimosso. Sarà necessario modificare il proprietario dei processi, specificando un altro utente, e rimuovere manualmente questi account. Se si desidera continuare a utilizzare i vecchi account _msx_probe proprietari di processi di Agente SQL Server, potrebbe essere necessario modificare la password dell'account _msx_probe.

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5.3.3 Nuova stored procedure estesa di Agente SQL Server

Novità in SP3

SP3a include una nuova stored procedure estesa, ovvero xp_sqlagent_msx_account, che consente di configurare l'account utilizzato dai server TSX di Agente SQL Server per scaricare istruzioni da un server MSX. Tale account viene definito anche account MSX o account server master.

Informazioni su xp_sqlagent_msx_account sono disponibili nella versione più recente della documentazione in linea di SQL Server 2000. Per informazioni sull'installazione dell'ultima versione della documentazione in linea di SQL Server 2000, leggere la sezione 1,6 Disponibilità di aggiornamenti della documentazione in linea di SQL Server 2000. Questa è una copia in lingua inglese dell'argomento di riferimento per xp_sqlagent_msx_account .

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5.3.4 Verifiche delle autorizzazioni di Agente SQL Server

Novità in SP3

In SQL Server vengono ora eseguite verifiche per assicurarsi che il proprietario del processo di Agente SQL Server disponga delle autorizzazioni per l'aggiunta o la sovrascrittura del file di log relativo all'output di ogni processo. La registrazione avviene in tre modi:

In tutti i casi i processi vengono scritti con credenziali di Agente SQL Server, ma in SQL Server viene ora verificato che l'utente disponga di autorizzazioni per la scrittura nel percorso sul server del file di log relativo all'output del processo selezionato. Gli errori verranno registrati nella cronologia dei processi, ma i passaggi del processo non avranno esito negativo se non è possibile scrivere il file di log.

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5.3.5 Profili MAPI di SQL Agent Mail

Novità in SP3

Nella versione a 32 bit di SQL Server 2000 è possibile configurare SQL Agent Mail per l'utilizzo di un profilo di posta elettronica MAPI estesa per l'invio di avvisi tramite posta elettronica. È possibile utilizzare un'applicazione di posta elettronica MAPI estesa, quale Microsoft Outlook, per creare un profilo MAPI estesa. Nella versione a 64 bit di SQL Server 2000, SQL Agent Mail può utilizzare solo un profilo MAPI semplice per l'invio di avvisi tramite posta elettronica. Non utilizzare profili MAPI semplice nella versione a 32 bit di SQL Server 2000.

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5.3.6 Mancata disponibilità dell'argomento della Guida in linea relativo alla visualizzazione della finestra di progettazione

Novità in SP4

In SQL Server Enterprise Manager l'argomento della Guida in linea "Proprietà vista" non è disponibile da Struttura vista e Crea vista. L'argomento aggiornato è disponibile in questo sito Web Microsoft.

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5.4 Miglioramenti relativi ai componenti di connettività di SQL Server

In questa sezione vengono illustrati i miglioramenti relativi ai componenti di connettività di SQL Server 2000 inclusi in SP4.

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5.4.1 Supporto per il protocollo VIA (Virtual Interface Architecture) QLogic

Novità in SP3

SQL Server supporta ora le implementazioni SAN (System Area Network) del protocollo VIA (Virtual Interface Architecture) QLogic. Per abilitare il supporto di SQL Server per le connessioni tramite il protocollo VIA QLogic, è necessario che la risoluzione dell'indirizzo IP venga specificata dai computer client e server in un file denominato Vihosts nella cartella Windows system32\drivers\e così via appropriata.

È necessario che il file Vihosts sia formattato come segue:

<Indirizzo IP VI del computer server> <SERVER_COMPUTERNAME>

<Indirizzo IP VI del computer client> <CLIENT_COMPUTERNAME>

Ad esempio:

139.4.130.1  SQLCOMPUTER

139.4.130.2  SQLCLIENT

Utilizzare indirizzi IP relativi alle rispettive schede di rete VIA QLogic e nomi computer effettivi. In caso contrario non sarà possibile stabilire connessioni a istanze denominate o tramite altri protocolli IP quali TCP o Named Pipes. Il file Vihosts non è necessario per la connettività VIA Giganet.

Nota   È necessario identificare il produttore VIA corretto nei computer client utilizzando l'utilità Configurazione di rete client. Selezionare il valore appropriato nella casella di riepilogo a discesa Produttore. È inoltre necessario completare l'azione corrispondente nei computer server tramite l'utilità Configurazione di rete di SQL Server.

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5.5 Miglioramenti relativi a Meta Data Services

In questa sezione vengono illustrati i miglioramenti relativi a Meta Data Services di SQL Server 2000 inclusi in Database Components SP4.

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5.5.1 Esportazione in Unicode da parte di Visualizzatore metadati

Novità in SP1

Visualizzatore metadati ora esporta in Unicode i metadati basati su XML. Nelle versioni precedenti a SQL Server 2000 SP1 il browser invece esporta codice ANSI, che non supporta caratteri non inglesi. Questa modifica di tipo funzionale non è visibile all'utente. A partire da questa versione SP4 i dati esportati saranno espressi sempre in Unicode. È comunque possibile effettuare esportazioni in codice ANSI impostando il valore della chiave del Registro di sistema HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Repository\Engine\XMLExport su 0. Nell'elenco seguente vengono rappresentati i valori che possono essere impostati per questa chiave del Registro di sistema:

Per ulteriori informazioni su ogni flag, vedere "IExport::Export Method" nella documentazione in linea di SQL Server.

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5.5.2 Disabilitazione del supporto script

Novità in SP3

Il supporto script nei modelli informativi è stato disabilitato. Dopo l'installazione di SP3a o versione successiva, verrà visualizzato l'errore seguente, nel caso in cui l'applicazione acceda a una proprietà o un metodo per cui è stato definito uno script:

EREP_SCRIPTS_NOTENABLED

Per abilitare il supporto script

Se si ha necessità di continuare a eseguire gli script, è possibile utilizzare la procedura seguente per creare un'impostazione del Registro di sistema che abiliti il supporto script.

  1. Aprire l'editor del Registro di sistema e spostarsi su HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft.

  2. Creare una chiave del Registro di sistema denominata Repository, se non ne esiste già una, quindi creare una sottochiave denominata Engine, in modo che il percorso sia Repository\Engine.

  3. Nella chiave Engine del Registro di sistema aggiungere un nuovo valore DWORD denominato AllowScripting e impostarlo su 1.

Se in seguito si desidera disabilitare il supporto script, impostare il valore di questa nuova chiave del Registro di sistema su 0.

Importante  Per motivi di sicurezza, non utilizzare mai una password vuota per l'account sa.

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5.5.3 Nuovo ruolo RepositoryUser per l'accesso alle informazioni del repository

Novità in SP3

Con SQL Server viene incluso nel database msdb un insieme di tabelle, stored procedure e viste in cui sono archiviate le informazioni utilizzate dal motore del repository di Meta Data Services. In SP3 è stato aggiunto un nuovo ruolo dedicato, RepositoryUser, da utilizzare per accedere e aggiornare le informazioni del repository. A tale ruolo sono state concesse le autorizzazioni di creazione, lettura, aggiornamento, eliminazione ed esecuzione per questi oggetti. Il ruolo public invece non dispone più delle autorizzazioni per gli stessi oggetti.

Questa modifica incide sugli oggetti già esistenti nel repository e sugli altri eventuali oggetti creati in futuro dal motore del repository. Gli utenti e le applicazioni che accedono al repository mediante il ruolo public devono essere aggiunti al ruolo RepositoryUser.

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5.6 Miglioramenti relativi a Data Transformation Services

In questa sezione vengono illustrati i miglioramenti relativi a Data Transformation Services di SQL Server 2000 inclusi in SP4.

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5.6.1 Rimozione del limite di 255 caratteri per le colonne stringa in Creazione guidata DTS

Novità in SP2

Quando si esportano dati in un file di testo, Importazione/Esportazione guidata DTS configura il pacchetto per scrivere fino a 8000 caratteri di ogni colonna contenente dati di tipo stringa.

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5.6.2 Registrazione del contesto di protezione per pacchetti DTS eseguiti da Agente SQL Server

Novità in SP2

Il contesto di protezione in cui viene eseguito ogni passaggio di un processo viene registrato da Agente SQL Server. In SP3 o versione successiva il contesto di protezione viene visualizzato nella finestra di dialogo Cronologia processo. Quando si esegue un pacchetto DTS da un passaggio del processo, l'account utente con cui viene eseguito il pacchetto viene registrato da Agente SQL Server. Queste informazioni contribuiscono alla diagnosi da parte degli amministratori di problemi di autorizzazione e di autenticazione che si verificano quando i pacchetti DTS sono programmati per l'esecuzione su un server.

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5.6.3 Miglioramenti relativi all'account delegato di Agente SQL Server

Novità in SP2

Nelle versioni precedenti a SP2 non è possibile eseguire i pacchetti DTS archiviati nel server con le credenziali dell'account delegato di Agente SQL Server, a meno che l'account delegato non disponga di accesso alla cartella Temp dell'utente per l'account con cui viene eseguito il server, nel caso di processi eseguiti da xp_cmdshell, o l'agente, nel caso di processi agente. È quindi necessario che gli utenti modifichino spesso la variabile di ambiente TEMP, per fare in modo che l'account di avvio di SQL Server o di Agente SQL Server faccia riferimento a una cartella accessibile sia agli account di avvio che agli account delegati, ad esempio C:\Temp. In SP2 e versioni successive sono stati apportati miglioramenti a DTS, in modo da utilizzare la cartella Temp di sistema nel caso in cui la cartella Temp utente non sia disponibile, riducendo quindi notevolmente la necessità di modifiche.

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5.6.4 Disabilitazione predefinita del salvataggio in Meta Data Services

Novità in SP3

Per impostazione predefinita, in SP3 e versioni successive viene disabilitata l'opzione per l'archiviazione di pacchetti DTS in Meta Data Services. L'opzione Meta Data Services non verrà quindi visualizzata nell'elenco a discesa Posizione della finestra di dialogo Salva pacchetto DTS. Questa opzione è inoltre disabilitata nella pagina Salva, pianifica e replica pacchetto di Importazione/Esportazione guidata DTS.

Per consentire il salvataggio di pacchetti in Meta Data Services

Quando l'opzione relativa all'archiviazione dei pacchetti in Meta Data Services è disabilitata, è possibile caricare pacchetti esistenti da Meta Data Services, modificarli e salvarli in Meta Data Services utilizzando l'opzione Salva. Tuttavia, Meta Data Services non è disponibile dall'opzione Salva con nome. Non è ad esempio possibile salvare nuovamente un pacchetto in Meta Data Services utilizzando un nome diverso.

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5,7 Miglioramenti relativi a XML

Nell'argomento seguente viene illustrato un miglioramento apportato a XML e SQLXML in SP4.

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5.7.1 Convalida migliorata per le espressioni XPath

Novità in SP3, aggiornamento in SP4

Quando si applica SP4, OPENXML viene aggiornato per l'utilizzo di una tecnologia di analisi XML personalizzabile sviluppata in modo da essere compatibile con MSXML 2.6.

Prima di SP3, la versione del parser XML utilizzato da OPENXML consente di avere espressioni Xpath in cui il predicato segue immediatamente lo speciale carattere di abbreviazione che identifica il nodo del contesto corrente, ovvero il punto (.) nella sintassi Xpath. Questo tipo di funzionamento viola la specifica della sintassi XPath, secondo la quale tale carattere deve essere seguito da un'espressione di percorso.

Con il nuovo funzionamento di OPENXML, un predicato non può più seguire immediatamente lo speciale carattere di abbreviazione del nodo del contesto corrente. Pertanto, le espressioni XPath contenute nelle query SQLXML (query XPath su schemi di mapping annotati e in fogli di stile XSLT scritti per trasformare i risultati delle query SQLXML) con la sintassi non corretta avranno esito negativo dopo l'aggiornamento a SP3 o versioni successive.

Per evitare questi problemi, individuare e correggere tutte le eventuali espressioni in cui viene utilizzata la sintassi non corretta. Ad esempio, la sintassi dell'espressione XPath specificata come valore dell'attributo test nell'elemento xsl:if seguente non è valida perché il predicato, [@ResourceTypeID='2'], segue immediatamente lo speciale carattere di abbreviazione che identifica il nodo del contesto corrente.

L'istruzione seguente, che nelle versioni precedenti non genera un errore, avrà esito negativo dopo l'installazione di SP3 o versioni successive.

<xsl:if test=".[@ResourceTypeID='2']">

Per evitare che si verifichi un errore, l'espressione XPath deve essere modificata come segue:

<xsl:if test="@ResourceTypeID='2'">

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5.8 Miglioramenti relativi all'API della periferica di backup virtuale

L'elemento seguente è applicabile all'API della periferica di backup virtuale di SQL Server 2000.

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5.8.1 Acquisizione di più database in un unico snapshot

Novità in SP2

L'API della periferica di backup virtuale consente ai fornitori di software indipendenti (ISV, Independent Software Vendors) di integrare SQL Server 2000 nei propri prodotti. L'API è stata progettata per garantire affidabilità e prestazioni ottimali. Supporta completamente la funzionalità di backup e ripristino di SQL Server 2000, inclusa la gamma completa di capacità di backup a caldo e snapshot.

In SP1 e nelle versioni precedenti non è disponibile alcuna soluzione per bloccare più di un database contemporaneamente ed effettuarne il backup. In SP2 o versione successiva è ora disponibile il supporto sul lato server per il blocco e l'acquisizione di più database in un unico snapshot tramite il comando VDC_PrepareToFreeze.

Nella specifica dell'interfaccia della periferica di backup virtuale in SP4 sono disponibili informazioni aggiornate sul comando VDC_PrepareTo Freeze. Una versione aggiornata del file di intestazione dell'interfaccia della periferica virtuale, ovvero Vdi.h, è disponibile nel percorso \Devtools\Include nella cartella di installazione di SP4.

Le specifiche aggiornate sono disponibili per il download nell'Area download Microsoft nel sito Web Microsoft SQL Server Downloads.

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5.9 Segnalazione degli errori

Novità in SP3

La segnalazione degli errori di Microsoft SQL Server è disabilitata per impostazione predefinita. È tuttavia possibile attivarla durante l'installazione utilizzando il programma di installazione di SQL Server o di Analysis Services oppure dopo l'installazione utilizzando la finestra di dialogo Proprietà SQL Server di Enterprise Manager o di Analysis Manager. Se viene attivata durante l'esecuzione del programma di installazione di SQL Server, la segnalazione degli errori sarà operativa per il motore di database di SQL Server e per Agente SQL Server. Se invece viene attivata durante l'esecuzione del programma di installazione di Analysis Services, sarà operativa per Analysis Services. Se si desidera che la segnalazione degli errori sia operativa sia per SQL Server che per Analysis Services, sarà necessario attivarla per SQL Server durante l'esecuzione del programma di installazione di SQL Server e per Analysis Services durante l'esecuzione del programma di installazione di Analysis Services.

Se si attiva questa funzionalità, SQL Server viene configurato in modo da inviare automaticamente un report a Microsoft ogni volta che si verifica un errore irreversibile nel motore di database di SQL Server, in Agente SQL Server o in SQL Server Analysis Services. I report sugli errori vengono utilizzati da Microsoft per migliorare il funzionamento di SQL Server e tutte le informazioni ricevute vengono considerate riservate.

Le informazioni relative agli errori vengono inviate tramite una connessione protetta (HTTPS) a Microsoft, dove vengono archiviate in una posizione con accesso limitato. In alternativa, tali informazioni possono essere inviate al server interno per la segnalazione degli errori (Corporate Error Reporting). Per ulteriori informazioni sulla configurazione di un server interno per la segnalazione degli errori (Corporate Error Reporting), visitare questo sito Web Microsoft.

Nel report sull'errore sono incluse le informazioni seguenti:

Microsoft non raccoglie intenzionalmente i file né i nomi, gli indirizzi, gli indirizzi di posta elettronica o altri tipi di informazioni personali degli utenti. Nel report possono tuttavia essere contenute informazioni specifiche sul cliente provenienti dalla memoria o dai file del processo che ha generato l'errore. Benché tali informazioni consentano di risalire all'identità del cliente, non vengono utilizzate da Microsoft a tale scopo.

Per informazioni sui criteri Microsoft per la raccolta dei dati relativi alla segnalazione degli errori, visitare questo sito Web Microsoft.

Se la segnalazione degli errori è attivata e si verifica un errore irreversibile, può accadere che Microsoft inserisca nel registro eventi di Windows una risposta con riferimenti a un articolo della Microsoft Knowledge Base relativo a un determinato errore. La risposta potrebbe essere simile a quella dell'esempio seguente:

Source = MSSQLServerOlapServicesDW EventID = 1010data = http://support.microsoft.com/support/misc/kblookup.asp?id=Q123456&iBucketTable=1&iBucket=39980&Cab=21474432.cab&LCID=1033&OS=5.1.2600.2.00010100.0.0

Per disabilitare la segnalazione degli errori per il motore di database di SQL Server e Agente SQL Server, passare alle proprietà di SQL Server nella scheda Generale in Enterprise Manager e deselezionare la casella di controllo Abilita la funzionalità di segnalazione degli errori. Per disattivare la segnalazione degli errori per Analysis Services, aprire la finestra Proprietà SQL Server in Analysis Manager e deselezionare la casella di controllo Abilita la funzionalità di segnalazione degli errori. Se la segnalazione degli errori è abilitata sia per SQL Server (motore di database e Agente SQL Server) che per Analysis Services, sarà necessario disabilitare singolarmente la segnalazione degli errori per SQL Server e Analysis Services.

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5.10 Miglioramenti relativi alle operazioni di manutenzione

Novità in SP4

In SQL Server 2000 SP4 è stata aggiunta una nuova funzionalità di manutenzione che consente di disinstallare gli aggiornamenti rapidi applicati a SP4 e versioni successive di SQL Server 2000 in Windows XP e Windows Server 2003. Questa stessa funzionalità è disponibile anche con SQL Server 2000 SP3, ma solo dopo l'applicazione di un aggiornamento rapido aggiuntivo.

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5.11 Miglioramenti relativi a English Query

Novità in SP1

Microsoft ha rilasciato un miglioramento a livello di protezione per le applicazioni English Query. Tale miglioramento non viene installato come parte del Service Pack. È tuttavia consigliabile applicarlo se si utilizza English Query. Il miglioramento a livello di protezione è disponibile nella cartella \EQHotfix del CD-ROM di SP4. Informazioni dettagliate sul miglioramento relativo a English Query sono disponibili nell'articolo 297105 della Knowledge Base (informazioni disponibili in lingua inglese).

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5.12 DB-Library ed Embedded SQL per C

Novità in SP1, aggiornamento per SP4

Benché DB-Library ed Embedded SQL per API C siano ancora supportati in SQL Server 2000, nessuna versione futura di SQL Server includerà i file o la documentazione necessari per la programmazione di applicazioni che utilizzano tali API. Le connessioni da applicazioni esistenti scritte utilizzando DB-Library ed Embedded SQL per C continueranno a essere supportate nella prossima versione di SQL Server, ma tale supporto non sarà più disponibile in futuro. Non utilizzare pertanto DB-Library o Embedded SQL per scrivere nuove applicazioni. Inoltre, rimuovere le dipendenze da tali tecnologie quando si modificano applicazioni esistenti. Invece di DB-Library o Embedded SQL per C, utilizzare lo spazio dei nomi System.Data.SQLClient di .NET Framework o un'API quale ADO, OLE DB o ODBC per accedere ai dati disponibili in SQL Server. Per ulteriori informazioni su queste tecnologie, vedere la documentazione in linea di SQL Server o .NET Framework SDK.

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